Scatta il reato di furto e non il depenalizzato reato di appropriazione di cose smarrite, quando si rinviene (e si usa) un bene che attesta l’appartenenza ad un preciso titolare, come ad esempio una carta di credito.
Ed invero, “costituisce ius receptum l’affermazione secondo cui nell’ipotesi di smarrimento di cose che, come gli assegni, le carte di credito o le carte postepay, conservino chiari ed intatti i segni esteriori di un legittimo possesso altrui, il venir meno della relazione materiale fra la cosa ed il suo titolare non implica la cessazione del potere di fatto di quest’ultimo sul bene smarrito, con la conseguenza che colui che se ne impossessa senza provvedere alla sua restituzione commette il reato di furto e che l’ulteriore circolazione del bene mediante il trasferimento a terzi comporta l’integrazione del reato di ricettazione da parte dei successivi possessori.
Per cui laddove venga trovata una carta di credito o similari meglio rivolgersi alle autorità preposte e consegnare il tutto per evitare di trovarsi un guai seri ed affrontare un processo penale.