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Filari di Storia e passione a Masseria Campierti

Una full immersion nei paesaggi archeologici e nell’enogastronomia millenaria dell’Ager Falernus con la famiglia Zannini

Ager Falernus, là dove la Campania Felix ha inizio. È il territorio d’elezione del vino Falerno, il prediletto dalla Roma patrizia che ne fece status symbol (diremo oggi) di ricchezza e gusto raffinato. Il Falernum era ritenuto tra i migliori rossi in assoluto. Vino leggendario. Leggendario al punto tale che… la sua origine trae spunto da una leggenda tramandataci da Silio Italico, arrivando fino ad oggi nelle bottiglie di Domenico Zannini.

da sinistra Ugo, Domenico e Carlo Zannini

“Si racconta che il Falerno sia un dono del dio Bacco” – esordisce Ugo Zannini nell’illustraci una pagina di storia non nota a molti. Autore di diversi volumi di storia e di ricerca su questa terra a cui era molto legato il papà ovvero il nonno di Domenico. Terra che, oggi oltre che dono è anche una grande perla dell’enologia italiana. E’ stato un incontro ravvicinato con la storia e che ovviamente attraverso un ero viaggio temprale ci ha portato ad entrare in confidenza con l’altra faccia del Falerno per così dire. Infatti qui siamo nella zona di Falciano del Massico (Ce) – in località Campierti dove il vino “Falerno” è prodotto da uve di Primitivo.

Oltre Domenico e lo zio Ugo c’è papà Carlo, giurista e produttori di vino sin dal 1800. Felice per il progetto di Domenico e del suo vino.

La leggenda e i filari di storia

Il vino Falerno fu il dono di Bacco, dio del vino e della vendemmia, agli abitanti dell’Ager Falernus, per premiare la loro generosa ospitalità, i cui tratti sono a tutt’oggi presenti. Bacco, ridiscendendo dal monte Massico dopo che sin lassù in cima era arrivato, incontrò un vecchio contadino di nome Falerno. Falerno, nel vedere Bacco stanco e bisognoso di ristoro, lo invitò a riposarsi nella sua capanna: una pausa gli era necessaria prima di riprendere il cammino. Falerno, sebbene povero, offrì umilmente al dio Bacco quanto di meglio aveva: latte, miele e formaggio. Bacco rimase commosso da tanta bontà e, per ringraziare il vecchio, trasformò una coppa di latte in ottimo vino. Falerno lo bevve e si addormentò. Al suo risveglio, trovò la sua terra interamente ricoperta da splendidi vigneti che da quel giorno produssero il Falerno. E’ vero? Forse si? Assolutamente falso? A noi va bene crederci.

Il Falerno di ieri e oggi di Domenico Zannini

La storia del vino Falerno è frutto dell’attento lavoro di viticoltura che ebbe inizio ben 23 secoli fa. A declamarne i pregi furono Catullo, Marziale e Orazio, che qui nell’Ager Falernus scelse di vivere la sua vita felice, scandita dal suo “carpe diem”. Tra le emergenti realtà vitivinicole dell’Ager Falernus, posizione di rilievo, per competenza, passione e lucida tenacia nell’investire avendo ben chiari gli obiettivi aziendali, è detenuta dalla Masseria Campierti.

Domenico Zannini, con il grande sostegno di papà Carlo, si è posto l’obiettivo di far conoscere al mondo il suo Falerno del Massico. Nasce così la riscoperta di un grande terroir e di un grande vino che oggi si pone tra le eccellenze dell’enologia italiana. Infatti i suoi I vigneti si estendono superficie vitata: 1,5 ha. La piccola vigna di Domenico, ma destinata a crescere ed ampliarsi in altri 2 ettari già impiantati. La vigna è quasi tutta coltivata a uve primitivo, lasciando solo una piccola parte ad aglianico ed alla camaiola, che qui chiamano barbera e da cui nasce un vino dal blend interessante. La masseria è poco distante dall’Appia. Da qui si gode un panorama unico: le isole di Ischia e Procida a sud ovest, il Golfo di Gaeta a nord ovest. Il mare dista appena 5 chilometri. Un piccolo eden

Filari di storia e turismo rurale

Masseria Campierti è l’agriturismo della famiglia Zannini che dispone di 4 camere

arredate in stile anni ’50 per fare vivere una splendida esperienza di “bed &wine”. La proposta gastronomica, affidata alle sapienti mani di Silvana Petrarca, si basa su piatti tradizionali preparati con ingredienti di qualità e materie prime a km 0. Che ben sposa i nettari di Bacco di casa, quali: Ardens Falerno del Massico Roccamonfina rosso Igt. Campierti Falerno del Massico primitivo dop – 100% primitivo. E non poteva mancare una vera chicca: Campierti primitivo riserva dop 100% primitivo, prodotto solo in annate eccezionali, dopo accurata selezione in campo.  In Masseria Campierti, grazie al patron Domenico ed al papà Carlo, intravediamo il futuro, oltre che il presente, dell’enologia dell’Ager Falernus.

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