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“Conobbi il giudice Francesca Morvillo il giorno prima della strage di Capaci. Piansi per lei”

“Quanta gentilezza negli occhi di Francesca Morvillo”. Il magistrato Vincenzo D’Onofrio, durante l’incontro con gli alunni dell’istituto Francesco Guarini di Solofra, ricorda Francesca Morvillo, magistrato e moglie del giudice antimafia Giovanni Falcone, rimasta uccisa nella strage di Capaci, un attentato di stampo terroristico-mafioso. Era il 23 maggio 1992. Gli attentatori fecero esplodere un tratto dell’autostrada A29. Oltre a Falcone e la Morvillo morirono anche gli agenti della scorta. “Il giudice Morvillo fino al giorno prima, il 22 maggio 1992 era un venerdì, faceva parte della commissione del concorso in magistratura. Lo so perché a quel concorso ho partecipato. Ed è il concorso che ho vinto” ricorda D’Onofrio. “E proprio a Francesca Morvillo consegnai l’ultima prova scritta. Mi rimasero impressi i suoi occhi. E quando il giorno dopo scoprii chi era scoppiai a piangere”

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