Insetti e farine di insetti a tavola, l’assessore regionale Nicola Caputo fa il punto della situazione dopo l’incontro con i Ministri interessati. “Ho partecipato ai lavori della CPA, la commissione politiche agricole della conferenza delle Regioni che vedeva all’ordine del giorno importanti dossier. Particolarmente ampia la discussione che ci ha portato al rinvio della decisione sugli schemi di Decreti ministeriali MASAF di concerto con Ministro delle Imprese e del Made in Italy recanti ulteriori indicazioni obbligatorie per l’immissione in commercio di alimenti contenenti farina di grillo. Parliamo di 4 tipologie di insetti: Albhitobius diaperinus; Tenebrio molitor; Locusta migratoria e il coleottero Alphitobius diaperinus.
Abbiamo tutti rappresentato che l’argomento della produzione e commercializzazione di alimenti a base di farina di insetti è, per ovvie ragioni, complesso e denso di significati, non solo strettamente scientifici, ma anche culturali, sociali ed economici che necessità un approccio improntato alla massima attenzione
Quello che preoccupa è, oltre all’impatto che l’eventuale diffondersi di un tale modello alimentare avrebbe sulle nostre produzioni agricoli sulla qualità e sulla salubrità dei modelli di consumo diffusi nel nostro Paese, anche la necessità di mettere il consumatore nella condizione di scegliere consapevolmente è questo obiettivo potrà essere raggiunto solo con una etichettatura chiara e trasparente.
Abbiamo, dunque, ritenuto di rinviare la decisione per calibrare meglio i requisiti di etichettatura per i prodotti alimentari contenenti i derivati delle 4 specie di insetti e come le etichette possano, in assonanza con la complessa normativa sovranazionale e nazionale, essere presenti non solo sui prodotti fabbricati in Italia ma anche su quelli di provenienza estera, siano essi comunitari o extracomunitari, al fine di garantire al consumatore la massima trasparenza ed un consumo pienamente informato e consapevole”.