La tagliola del dimensionamento scolastico è pronta a calare. Tra dieci giorni in Regione si decideranno accorpamenti e tagli delle scuole in Campania. A rischio sono tante realtà soprattutto delle province interne come Avellino, Benevento e le aree più periferiche del salernitano. Per discuterne l’assessore regionale alla scuola Lucia Fortini, unitamente al governatore Vincenzo De Luca, ha convocato per il 15 giugno un incontro al centro direzionale di Napoli con sindaci, presidenti di Provincia, dirigenti scolastici e sindacati. Sul tavolo c’è da decidere il destino di tante istituzioni scolastiche alla luce del contenuto del decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito relativo alla definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi per il triennio 2024/2025, 2025/2026 e 2026/2027. La norma ha definito nuovi criteri e parametri per il dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche, da applicare da subito ed entro i prossimi due anni scolastici. Come spiega lo stesso assessore Fortini è necessario « spiegare e condividere i termini e le significative criticità rispetto ai quali la Regione Campania, insieme all’intera comunità scolastica di tutti i comuni, sarà chiamata ad operare». Applicando il nuovo parametro di razionalizzazione della rete scolastica vi sarebbero a rischio 160 posti di dirigenti, direttori amministrativi e personale Ata. La norma contenuta nella legge di bilancio, contestata ed appellata da diverse regioni Campania compresa, fissa come parametro minimo per il mantenimento dell’autonomia il tetto dei 900 alunni per scuola. Parametro stretto che lascerebbe sul campo l’autonomia di centinaia di scuole ogni anno.
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