A breve i cittadini che abitano a ridosso dell’impianto di depurazione di Solofra potranno finalmente tornare a respirare all’aria aperta a tutte le ore del giorno e della notte. Si pone fine ai miasmi che tante polemiche hanno sollevato in passato e che hanno portato anche al sequestro dell’impianto di via Capisani nel 2017 da parte della magistratura di Avellino. Oggi sarà effettuata la consegna delle aree di cantiere per realizzare i lavori “necessari per il contenimento delle emissioni in atmosfera provenienti dall’impianto di depurazione di Solofra”. Il passaggio è l’ultimo atto burocratico dopo che l’impresa aggiudicataria dell’appalto aveva stipulato con la Regione Campania il relativo contratto. Atto che porta la data del 20 aprile. Mentre la gara, ricordiamo, era stata indetta il 31 marzo dello scorso anno. Si dovrebbe porre così fine ad un problema annoso, quello dei miasmi che ha creato non poche polemiche e malumori tra i residenti tra Solofra e Montoro. Un intervento da cui la Regione non poteva più sottrarsi dopo l’avvenuto sequestro e la restituzione con la formula della “facoltà d’uso”. Cosa che se non avvenuta avrebbe decretato il tracollo della produzione conciaria solofrana. La Regione Campania, ente proprietario del sito, ha investito un milione e 400mila euro. Cifra che consentirà di coprire le due vasche del depuratore ed realizzare il trattamento delle emissioni in atmosfera attraverso la biofiltrazione. Con la consegna del cantiere prende così ufficialmente il via l’opera attesa, come detto, da decenni dalle popolazioni di Solofra e Montoro.
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