Peste suina, si allarga a macchia d’olio la zona colpita dall’emergenza e per la quale vanno adottate misure particolari. Dopo il ritrovamento di alcuni cinghiali morti nel comune di Sanza da parte dei carabinieri Foretali, la Regione Campania ha emanato un nuovo provvedimento che interessa diciassette comuni della provincia di Salerno. La zona infetta ora riguarda i comuni di: Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Castelle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Sanza, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle dell’Angelo. Ma visto che i cinghiali proliferano un poco dappertutto si rischia a breve di vedere altri comuni finire nell’area cosiddetta infetta. La Regione Campania, attraverso i suoi uffici e diramazioni sul territorio, per evitare questo rischio ha inteso, pertanto, predisporre immediatamente le misure atte a evitare la diffusione della malattia. Un argine necessario per evitare che la peste suina faccia danni seri al comparto zootecnico campano. L’ordinanza della Regione Campania prevede l’immediata applicazione delle misure previste dall’ordinanza n° 2 del Commissario straordinario alla peste suina, ovvero l’obbligo di segnalazione e controllo di tutti i suini selvatici morti o moribondi rinvenuti sul territorio interessato. E’ fatto divieto, inoltre, di movimentazione al di fuori della zona infetta di carne, prodotti a base di carne e ogni altro prodotto ottenuto da suini selvatici abbattuti in zona infetta. C’è anche la sospensione dell’attività venatoria. Le attività all’aperto, comprese quelle ludico-ricreative e sportive, svolte nelle aree agricole e naturali dovranno essere preventivamente autorizzate. E si spera che bastino tali misure e che non si allarghi la zona di infezione al resto della regione.
Articolo successivo