“Siamo della Guardia di Finanza e siamo qui per una perquisizione, ci apra”. Si sono presentati così davanti alla porta di casa di un imprenditore di Acerra che, ovviamente, ha aperto. Ma una volta dentro si sono palesati per quello che erano veramente,una banda di malviventi. Quindi è stato dato il via a una rapina. I ladri hanno legato l’uomo ai polsi, dinanzi alla moglie e ai figli. La vittima, un 35enne, però è riuscita a liberarsi. Ne è nata una colluttazione con i rapinatori. Nel trambustò la moglie ha chiamato i carabinieri che in pochi minuti sono giunti sul posto. I militari sono riusciti a bloccare due rapinatori mentre altri due sono fuggiti portando via ciò che potevano.
In manette sono finiti G.B., 45 anni, e L.M di 37 anni, che era in semilibertà. Devono rispondere disequestro di persona, lesioni e rapina.
Nelle vicinanze dell’abitazione i carabinieri hanno ritrovato una utilitaria. All’interno c’erano un lampeggiante di colore blu in uso alle forze dell’ordine, un mascherina chirurgica di colore nero con stemma della Gdf, un paio di manette in plastica di colore argento, due cappellini con visiera recanti lo stemma ‘Gdf’, una scacciacani, 1 pettorina di colore blu con una scritta “Guardia di Finanza” e 2 targhe per auto adesive incollate su quelle originali. Trovata anche l’intera refurtiva appena rubata e restituita al legittimo proprietario. A causa della colluttazione vittima e rapinatori sono stati trasferiti in ospedale. L’imprenditore ne avrà per 10 giorni mentre uno dei due arrestati è stato dimesso con 7 giorni di prognosi.