Solofra non rinnova la convenzione con Montoro che garantisce la piena funzionalità dell’ufficio del giudice di pace. L’esecutivo guidato da sindaco Nicola Moretti con un atto di giunta, adottato il 24 marzo scorso, ha di fatto chiuso un accordo che vigeva dal 2013 tra i due enti. Accordo che di fatto aveva garantito all’ufficio giudiziario di Montoro l’apertura e lo svolgimento regolare delle udienze del giudice di pace, fatta salva la vicenda scoppiata lo scorso anno quando da Solofra, per alcuni mesi, non fu garantita la presenza dell’impiegato distaccato dal municipio della città della concia. La decisione di “recedere” dovrà ora passare al vaglio del consiglio comunale ed in tal senso la giunta Moretti formula la “proposta al Consiglio Comunale di risoluzione della convenzione”. Sembra pacifico che quest’ultimo organo faccia propria la proposta. Ed è chiaro che si apre per le due comunità, Solofra e Montoro, un confronto sul futuro di questo importante presidio di giustizia. Presidio messo a rischio alla fine dello scorso anno da una cherelle sull’impiegato da distaccare che costrinse il presidente del tribunale di Avellino, nonché coordinatore dell’ufficio del giudice di pace di Montoro, ad adottare un decreto di blocco delle attività. Il presidio giudiziario di Torchiati infatti è funzionante grazie a tre impiegati distaccati dai due comuni. Presidio che ora torna a rischio con questo atto di giunta che alcuni rappresentanti politici locali leggono in continuità con la vicenda dello scorso anno che fece molto scalpore. Va detto comunque che da Solofra si fa trapelare, dagli ambienti politici, la volontà di portare l’intera struttura in città. Resta da capire in quel di Montoro che cosa si dirà e farà. Decisione che non è politica ma di competenza degli organi di giustizia, va ricordato.