Storia vera raccolta da Antonella Curcio
Caro papà, ti è bastato il cognome per sentirti tale. Eppure sono certa che se mi avessi vissuta anche solo ad ore, avresti capito che tutto sommato non sarebbe stato così traumatico per te, anzi, avrei fatto in modo che tu potessi essere orgoglioso di ciò che avevi generato. Ero la tua prima figlia e mi hai trattata come se non fossi mai nata. Tu non lo sai ma ti ho visto diverse volte con diverse donne in macchina e seduto al tavolino di un bar. Sicuramente a modo tuo te ne sei preso cura! Con me invece, nemmeno seduto a tavola nel giorno del mio compleanno, tantomeno in macchina per accompagnarmi dal medico o a scuola. Sono ferita ma, ormai donna! E so bene che nella vita non fila tutto dritto come ci si aspetta, ma credo che non è né presto, né tardi per ritrovarci. C’è una cosa che ancora puoi fare per rendermi felice, ed è quí. ORA! Abbracciami e stringimi forte perché io ti ho perdonato. Tanti auguri PAPÀ!