La Guardia di Finanza di Napoli, oggi, ha eseguito nove misure cautelari ed eseguito un sequestro per 700 mila euro. Corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente in pubblici appalti, finanziamento illecito dei partiti sono le accuse mosse nei confronti dei nove finiti in una inchiesta della Procura di Napoli. Tutto sarebbe nato da alcuni episodi che stando agli investigatori si sarebbero verificati per pilotare appalti sia presso la Sma Campania, società in house della Regione Campania, che presso il comune di Napoli. L’inchiesta è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dai pm Henry John Woodcock ed Ivana Fulco. Tra le accuse mosse vi è anche quella di aver versato somme di denaro per la campagna elettorale di un consigliere regionale, candidato alle elezioni politiche del 2018 per il rinnovo dei membri della camera dei deputati. L. P. è proprio uno dei tre finiti in cella così come disposto dal gip Antonio Baldassarre. Stessa sorte per A.S. e C.S. funzionari a vario titolo della società in house finita a centro dell’inchiesta. Gli arresti domiciliari sono stati disposti per A. C.
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