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Il Taurasi

Un solo vitigno si svela in finite combinazioni e infinite sfumature, Il Taurasi abbinabile dall’antipasto al dolce, incredibile ma vero!

Tre volti della stessa medaglia: il Taurasi. Un interpretazione, da prima dell’aglianico in purezza, tre vini frutto di un unico vigneto Fosso Cavallo in Fontanarosa (Av) ma di annate diverse che ci ha permesso di abbinarlo alle varie portate.

La location, Palazzo Troisi ex castello di Fontanarosa, ha dato vita a questo unico appuntamento è la vineria della azienda agricola vitivinicola ed olivicola “Il Cortiglio”. La prima in assoluto verticale di “Taurasi” per l’azienda presentata all’interno del progetto di cui l’azienda è capofila: Made in Irpinia.

Accompagnando tre millesimi di Taurasi a quattro proposte gastronomiche, di cui ho guidato la degustazione e relativo abbinamento è stata una grande scoperta seppure abitudinaria a questi appuntamenti. Ma il vino non finirà mai di regalarci emozioni e soprese, perché lui evolve e si trasforma giorno dopo giorno e quindi ha sempre qualcosa da raccontarci.

I padroni di casa Francesco e Nadjara hanno stupito i pochi e fortunati partecipanti. Gli ospiti hanno partecipato a questa degustazione dei sapori e dei colori d’Irpinia, forse quella meno battuta e ancora tutta da scoprire. Dove i profumi eleganti e raffinati dei piatti hanno veramente dato un’armonia quasi magica nel loro abbinamento.

Il Taurasi, la degustazione e l’abbinamento

Le tre etichette hanno saputo mettere in risalto le peculiarità di questo vino: il Taurasi attraverso la sua evoluzione nel tempo. Iniziamo con la più giovane, si fa per dire. La 2018 per l’antipasto di cereali e verdure. La 2017 per una profumatissima zuppa di frutta e legumi. La terza, sa invecchiare e merita secondi succulenti, complessi e profumati. E perché no un classica ma grande interpretazione di dolce al cioccolato: la caprese.

Il Taurasi 2018

prima di entrare nell’anima di questo millesimo , qualche precisazione sull’andamento climatico. Possiamo definirla sicuramente tropicale. Punte di Caldo alternate a forte precipitazioni portando problemi di umidità. Seppur causando un ritardo è stata un’annata abbondante. Il colore è brillante per tutti i millesimi rosso rubino più o meno intenso. Al naso intensi sentori di more di bosco ed amarene. Arricchiti da note di spezie dolci e erbe aromatiche quali il timo e note balsamiche. Assaggio pieno ed equilibrato. Con tannini ben integrati che accompagnano verso un finale gradevolmente aromatico e persistente. Lo abbiamo sposato con: Involino di cialda croccante farcita con broccoli e salsiccia.

Il Taurasi 2017

Un inverno più mite con poche precipitazioni ma annata molto scarsa. Ma non sembra aver scalfito il nostro vino se non fosse per una leggera chiusura iniziale. Fine e austero. Seducendo con frutti di bosco maturi ma, alla mente affiorano gentili suggestioni di liquerizia, canna di fucile ed è più incisiva la balsamicità. Al gusto è caldo e avvolgente con tannini dolci, ben tratteggiati e una buona freschezza che lo rende scorrevole. Grande ricchezza al palato e dai profumi fini ed eloquenti. Il calice perfetto per: Zuppa di castagne e fagioli a finitura sale tostato, accompagnata con crostini aromatizzati all’alloro e per prenderla indimenticabile un filo dell’olio sempre produzione il Cortiglio.

Il Taurasi 2015

Inverno più freddo dei precedenti. Al naso si fa largo divagando tra suggestioni di mora di rovo in confettura e prugna appassita. Im e non mancano ricordi di liquerizia. Il sorso morbido, affabile e seducente, impreziosite da sbuffi torbati e di delicate spezie che virano da vanigliato al pungente pepe verde. Taurasi questo che ha ben supportato le due ultime proposte food: Roast beef all’inglese e yorkshire pudding e ovviamente la Caprese ma non disdegnava neppure il 2017.

Nel complesso sono tutti ben godibili da subito e di approccio semplice ma non scontato. Il trio di Taurasi il Cortiglio hanno un loro fil rouge che parte dal vigneto a conduzione biologico ed ecosostenibile sin dalla sua nascita. Siamo di fronte ad una versione di Taurasi dal carattere solenne ed elegante che riecheggia vibrante e intenso al palato. Davvero una gran bella esperienza enogastronomica nell’Irpinia che sa farsi strada.

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