Avellino e provincia

Inaccessibilità alla Guardia Medica dell’A.S.L. di Avellino, la denuncia del M.I.D.

Il Movimento Italiano Disabili, attraverso il Coordinamento Regione Campania, denuncia l’naccessibilità al Servio di Continuità Assistenziale dell’A.S.L. di Avellino, ovvero la Guardia Medica.

“Mentre in città si discute tanto in tema di abbattimento barriere architettoniche – spiega il MID – lo stesso discorso non vale per la A.S.L. di Avellino in Via Degli Imbimbo e nello specifico riguardo al servizio attivo nelle ore notturne, nei weekend e nei giorni festivi della continuità assistenziale dell’A.S.L. di Avellino (comunemente chiamata Guardia Medica).

Le persone con disabilità, anziani con difficoltà motorie e anche mamme con passeggino costrette a portarsi con loro il loro figlio per essere visitate devono fare prima i conti con le barriere architettoniche dovute alla presenza di scala esterna per accedere agli ambulatori sanitari.

A denunciare la questione relativa a questi disagi, che da anni creano difficoltà oggettive, ci pensa ancora una volta Giovanni Esposito presidente regionale del M.I.D. (Movimento Italiano Disabili), Il quale anche lui spesso soprattutto nel periodo estivo ma anche d’inverno per poter rappresentare le sue emergenze legate alla salute al medico di turno è stato costretto a dover comporre prima il recapito telefonico dal suo cellulare e invitare il medico in servizio a raggiungerlo fuori o farlo chiamare dal personale di vigilanza proprio per i problemi legati all’inaccessibilità della struttura.

Nei periodi estivi potrebbe risultare anche una cosa fattibile e simpatica ma d’inverno con le rigide temperature metterebbe in pericolo la salute sia dei medici che degli assistiti che si rivolgono al presidio.

La struttura dell’A.S.L. di Via Degli Imbimbo tra l’altro gode anche di un altro ingresso privo di barriere architettoniche sul lato opposto aperto solo nelle ore diurne e nei giorni feriali, chiuso nelle ore di operatività del servizio di continuità assistenziale e che si potrebbe pensare di incaricare ad esempio il personale di guardia ad aprirlo quel cancello qualora una persona con difficoltà motorie manifesterebbe la necessità di dover accedere al servizio sanitario di assistenza medica offerto dalla Guardia Medica”.

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