Casa a luci rosse scoperta a Montoro alla frazione Piazza di Pandola. Un giro di prostituzione che avveniva in tutta tranquillità in Irpinia ma che aveva radici nella Capitale. E’ partito infatti da Roma il blitz che ha visto smascherata l’alcova montorese. A guidare l’operazione gli uomini della Polizia Locale di Roma Capitale, coadiuvati dai colleghi di Montoro coordinati dal comandante Roberto Troisi e dai carabinieri della locale stazione al comando del luogotenente Alfredo Costantini. Al momento dell’irruzione nell’appartamento c’era una sola donna che esercitava. Trattasi di una cittadina di origine asiatica. I clienti venivano da tutta la regione e non mancavano, ovviamente, anche gli irpini. Un andirivieni che è durato mesi e mesi visto che la tenutaria aveva affittato da tempo l’appartamento situato a poca distanza dall’uscita di Montoro Sud del raccordo autostradale Avellino- Salerno. L’attività a luci rosse, a quanto pare, era promozionata attraverso i social, giornali di annunci e, ovviamente, l’immancabile passa parola dei clienti. Tariffe modiche ma anche più elevate per le prostitute più richieste. Una attività che, visto il blitz diretto dagli uomini della Polizia Locale di Roma, doveva avere nella Capitale la centrale operativa e le ramificazioni più importanti. Proprio da Roma si attendono eventuali sviluppi inerenti questo giro di prostituzione.
Casa a luci rosse scoperta a Montoro alla frazione Piazza di Pandola
