È ricoverato in terapia intensiva, in condizioni critiche, il più grave dei tre giovani travolti dal pino marittimo crollato a terra ieri all’università. Si tratta di un ragazzo di Eboli. Il venticinquenne trasportato d’urgenza in codice rosso all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno, insieme agli altri due giovani, ha riportato un trauma cranico, uno pneumotorace e lesioni alla spina dorsale è un’importante perdita di sangue. Il pino crollato era alto 15 metri e i vigili del fuoco hanno lavorato oltre un’ora per liberare i tre feriti bloccati tra il tronco e i rami. Gli altri due studenti feriti nel campus sono di Altavilla Silentina e Petina. A loro i medici del Ruggi hanno refertato fratture e traumi cranici. Sul posto, ora sequestrato, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino, i vigili del fuoco con un’autogru, e diverse ambulanze del 118. L’inchiesta è affidata alla Polizia. La comunità universitaria e di Eboli è sconvolta dalla tragedia e prega perché riesca a superare questo momento.
Questo il comunicato dell’UNISA
“Attonito e addolorato per quanto accaduto, l’Ateneo, in tutte le sue componenti docenti, studenti e personale tecnico e amministrativo, si stringe in questo momento drammatico attorno ai tre corsisti della specializzazione per le attività di sostegno e alle loro famiglie. Il contratto in essere tra la Fondazione universitaria – che gestisce la manutenzione del verde di Ateneo – e la ditta affidataria del servizio, prevede il costante monitoraggio delle condizioni di sicurezza delle oltre 3.000 essenze arboree presenti nei campus, con obbligo di segnalazione di criticità e messa in sicurezza ad horas, oltre alla effettuazione di periodiche e specifiche verifiche, con rilascio di documentazione comprovante i relativi esiti. Si tiene a precisare che la Fondazione ha comunque attivato un’ulteriore e immediata verifica straordinaria, tuttora in corso, presso i Campus di Fisciano e Baronissi. In merito ad alcune notizie apparse sulla stampa locale, inoltre, si fa presente che non erano state segnalate allerte meteo da parte degli Organi competenti, compreso il bollettino di criticità nazionale.“