Di seguito quanto prevede il calendario venatorio regionale. La preapertura della caccia, alle sole specie opportunistiche, quali i corvidi e il colombaccio, così come indicato da Ispra. Apertura generale alla terza domenica di settembre. Per turdidi e beccaccia si partirà ad ottobre, terminando per i turdidi alla seconda decade di gennaio e per la beccaccia alla terza decade. Per gli anatidi si partirà la terza domenica di settembre, avendo chiusure differenziate, tra il 20 e il 30 gennaio, tra le diverse famiglie.
Per il cinghiale, in attuazione della recente modifica legislativa nazionale, il periodo di prelievo è stato ampliato a 4 mesi: si partirà ad ottobre per finire a gennaio.
In attuazione del regime di precauzione, così come indicato da Ispra, si è eliminato dal prelievo la tortora e il moriglione chiudendo la stagione venatoria il 30 gennaio e non usufruendo della decade in deroga del mese di febbraio. Accolte le istanze del settore agricolo per quanto riguarda la caccia in preapertura alle specie opportunistiche dei corvidi e per l’ampliamento temporale del prelievo in forma collettiva del cinghiale. “Con il Piano Faunistico prima e con il Calendario Venatorio ora, – spiega l’Assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo – puntiamo ad una corretta pianificazione regionale in termini di vocazionalità e di destinazione del territorio, per garantire un prelievo sostenibile e accettabile così come indicato anche dal Presidente De Luca. In un contesto non semplice, che tiene conto delle emergenze faunistiche della nostra regione, questi strumenti affronteranno quotidianamente, problematiche complesse come i danni alle colture e la peste suina africana, ponendo le basi per una gestione moderna e sostenibile del nostro patrimonio faunistico. Un ringraziamento va anche alle associazioni venatorie per il contributo e al Team Caccia che mi ha supportato nelle attività di concertazione”.