Il 10 ed 11 Agosto il Festival delle Radici arriva a Lacedonia per una due giorni in cui la Comunità che si abbraccia nel segno dell’identità culturale, linguistica, ancestrale, gastronomica: in una parola delle radici che legano chi è rimasto e chi è andato via. Ospite d’eccezione l’attore e regista Antonio Grosso con il laboratorio teatrale “Voci dal Passato”.
Dichiarazione del sindaco di Lacedonia Antonio Di Conza: “Mancano ormai pochi giorni per la tappa lacedoniese del “Festival delle radici.”
Le radici e il dialetto, ma anche la cultura e le tradizioni locali, saranno al centro di una due giorni all’insegna dell’identità linguistica territoriale, con workshop, laboratori e cene di comunità. Attendiamo con trepidazione l’arrivo di “Lacedonia Insieme” per stare tutti “Insieme a Lacedonia”. Ovunque possa averti portato la vita, noi ci rivediamo a casa! Vi aspettiamo!”
Programma Evento
10 Agosto
Apertura del Festival
15.30 – Presentazione e registrazione partecipanti
presso il Museo Antropologico Visivo Irpino MAVI
Laboratorio “Voci dal Passato”
16.00/18.00 – A cura dell’attore e regista Antonio Grosso
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Discussione sulla Identità Linguistica
18.00 – Saluti del Sindaco Antonio Di Conza e del Delegato di “Lacedonia Insieme” Gerardo Quatrale e, a seguire, interventi e performance a cura di Michele Miscia, Pompilio Dottore, Libero Frascione, Salvatore Salvatore, Emanuela Sica
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Restituzione del laboratorio con performance
19.30 – A cura dell’attore e regista Antonio Grosso e della comunità coinvolta
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“Insiem a Cerogn attuorn a na tavul”
20.30 – Cena Comunitaria in Piazza F. De Sanctis
11 Agosto
Laboratorio Caseaorio “Lu caglj p’quaglià, l’muzzarell p’ mangià”
18.00 – A cura di Salvatore Gargano in Piazza F. De Sanctis
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“Insiem a Cerogn attuorn a n’ata tavul”
20.30 – Cena Comunitaria in Piazza F. De Sanctis
*Il Festival delle Radici è un progetto itinerante, innovativo e sostenibile, mirato a celebrare le tradizioni culturali locali, promuovere inclusione delle comunità residenti e creare, nell’anno delle radici italiane, un abbraccio concreto e duraturo con le comunità italiane estere. Ogni tappa porta con sé la volontà di ascoltare le esigenze delle Comunità ed offrire soluzioni per uno sviluppo locale sostenibile.
Come si fa? Con un approccio integrato per offrire un’esperienza autentica più arricchente creando opportunità economiche nel rispetto della natura e promozione della consapevolezza culturale. Nell’anno delle radici italiane Il Viaggiatore delle Radici diventa Cittadino dei Luoghi che Abita. La sua Casa è quella di chi lo Ospita. Si fonde e si confonde, mimetizzandosi, con la cultura ospitante. Vive in modo Autentico le Tradizioni e i Costumi locali anche all’interno delle destinazioni. Esperienze Autentiche che rifuggono le pratiche standardizzate.
“Il turismo promosso è sostenibile e responsabile, crea valore e opportunità nel rispetto dei luoghi e delle persone.” Incentiviamo lo Slow, nell’ottica del turismo legato alla sostenibilità ambientale, economica e sociale nel rispetto di cultura, tradizioni, stili di vita e credenze popolari. Il turismo responsabile è una leva per lo sviluppo dei territori.