La Via Appia Regina Viarum è patrimonio dell’umanità UNESCO. Oggi l’ufficialità per la gioia del Ministro della Cultura Sangiuliano e degli amministratori regionali e comunali. “Un riconoscimento – ha spiegato il ministro – al valore della nostra storia e una opportunità di sviluppo per le comunità che vivono sul suo tragitto”. Mercoledì, alle 19.00, a Roma, la cerimonia che avverrà alla presenza del Ministro della Cultura, del Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi e di tutte le istituzioni pubbliche e private coinvolte nel percorso di candidatura. L’annuncio, atteso, del Comitato del Patrimonio Mondiale riunito a Nuova Delhi, è avvenuto durante la 46esima sessione. Per l’Italia si tratta del 60esimo sito riconosciuto dall’UNESCO.
Oltre al Ministero sono state coinvolte nel procedimento le Regioni Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, numerosissime rappresentanze delle comunità territoriali, nonché il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede. Il territorio è compreso nei 900 chilometri della strada consolare romana, costruita tra il 312 e il 308 a.C. per collegare Roma a Brindisi e che prende il nome dal suo ideatore, il censore Appio Claudio Cieco.