Il Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno, Bacini del Sarno, dei Torrenti Vesuviani e dell’Irno chiede al comune di Montoro ben 225.849,40 euro. Una richiesta avanzata quale “contributo di scarico anno 2018 ex L.R. 4/2003 per l’utilizzo di un canale di bonifica recettore delle portate di esubero delle acque meteoriche di seconda pioggia provenienti dai centri abitati”. In presenza di una simile pretesa la giunta comunale presieduta dal sindaco Girolamo Giaquinto ha deciso di impugnare innanzi al giudice gli avvisi di pagamento. Non è la prima volta che il comune di Montoro è costretto adire alle vie legali contro le pretese economiche avanzate dal Consorzio di Bonifica. Contenziosi che si trascinano nel tempo, che hanno sempre le stesse basi, ovvero richieste economiche di non poco conto e quindi tutti impugnabili come avvenuto fin qui. Il Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno, Bacini del Sarno, dei Torrenti Vesuviani e dell’Irno in questo caso intima un pagamento per l’utilizzo di un canale usato per le acque meteoriche. Cosa a cui sono soggettati, da decenni e decenni, gli stessi cittadini di Montoro, come buona parte dei residenti nel bacino d’utenza del consorzio composto da 19 comuni della provincia di Salerno; 13 della provincia di Napoli e 3 della provincia di Avellino, ossia Contrada, Montoro e Solofra.
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