DENUNCIATO RAPPRESENTANTE LEGALE DI DUE IMPRESE PER FRODE FISCALE E VIOLAZIONI ALLA NORMATIVA TRIBUTARIA
Prosegue, incessantemente, l’attività del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del Colonnello Salvatore Minale, di contrasto dei fenomeni di illegalità economico-finanziaria.
Nel corso di una attività ispettiva di natura fiscale, scaturita a seguito di una mirata attività di analisi e approfondimento volta a intercettare i soggetti economici a più alto rischio di frode, emergevano forti criticità in relazione alla bontà di rapporti commerciali intrattenuti da due imprese aventi sede nell’Alta Irpinia, riconducibili allo stesso soggetto e operanti nel settore della fabbricazione di apparecchiature per il controllo elettrico.
Infatti, all’esito dell’attività ispettiva i finanzieri della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi (AV), diretti dal Sottotenente Claudio Nuzzo, hanno accertato che i soggetti sottoposti ad attività ispettiva hanno utilizzato fatture per operazioni inesistenti per oltre 3.000.000 di Euro, ed Iva per € 728.606,58.
Tali operazioni hanno permesso alle imprese verificate di contabilizzare costi “fittizi”, permettendo così di abbattere l’imponibile da sottoporre a tassazione e di dichiarare un credito IVA non spettante.
Sono stati, inoltre, scoperti maggiori ricavi sottratti a tassazione pari ad € 248.230,52 e iva € 54.610,00, nonché un maggior valore della produzione netta ai fini dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive per oltre 3.000.000 di Euro.
Il titolare delle imprese verificate è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per le violazioni di cui all’art. 2 del D. Lgs. nr. 74/2000, per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e all’art. 4 della medesima disposizione normativa, per il reato di dichiarazione infedele.
L’operazione conseguita dalle Fiamme Gialle altirpine, si inserisce nel più ampio e articolato dispositivo posto in essere dalla Guardia di Finanza di Avellino volto a rafforzare l’azione di contrasto all’evasione fiscale che costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.
Per le condotte illecite al vaglio della competente Autorità Giudiziaria, sulla base del principio di presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.