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Gestione del ciclo dei rifiuti in Irpinia: interviene il presidente della Provincia Rizieri Buonopane

โ€œHo letto, in questi ultimi giorni, parole in libertร  ad opera di soggetti rivestenti cariche istituzionali che,  invece di svolgere il proprio ruolo a tempo debito e nei confronti di chi ha commesso forzature ed errori  macroscopici  e ha ingenerato confusioni e stallo nella questione della gestione dei rifiuti, mettono al centro del proprio bersaglio il Presidente della Provincia, uomo del loro stesso partito e unico proprietario, nella qualitร , di Irpiniambiente, unica societร  pubblica in tutta la regione che si occupa dellโ€™intero ciclo dei rifiuti.

La prima considerazione da fare รจ che se questi soggetti avessero letto gli atti, avendone, ovviamente, la capacitร , avrebbero facilmente inteso che, senza ricorso a carte bollate che avrebbero provocato ulteriori sterili, stucchevoli e vergognose strumentalizzazioni, la Provincia:

– ha manifestato disponibilitร , sin da ottobre 2022, pochi giorni dopo la richiesta dellโ€™ATO, a cedere ciรฒ che lo stesso ATO aveva richiesto,

– ha adottato la delibera per cedere gli impianti di proprietร , cessione che, come fu convenuto in apposito verbale di incontro con lo stesso ATO, sarebbe seguita non appena individuato il soggetto gestore da parte dello stesso ATO,

– ha fatto rilevare, sempre a verbale, che lโ€™ATO aveva improvvidamente preso atto con tempestivitร  della decisione di Avellino di costituirsi in sub ambito, senza stipulare la prescritta convenzione che era, secondo norma, necessaria per i successivi passi,

– ha adottato tutti gli atti necessari alla cessione a tempo debito ed ha avviato la valutazione degli asset che lโ€™ATO voleva,

– ha criticato pubblicamente la decisione di costituire la I.R.Z. (c.d. newco) in capo allโ€™ATO, non essendo, la stessa, conforme alla norma recata dal D. Lgs 201 del 23/12/2022, che vieta che gli enti dโ€™Ambito siano proprietari dei soggetti gestori, invitando, lo stesso ATO, a tornare sui propri passi, ad azzerare la costituita societร  e valutare la cessione di Irpiniambiente direttamente ai Comuni,

– ha rilevato la avvenuta costituzione della IRZ con il parere negativo della Corte dei Conti e, successivamente, con il parere negativo dellโ€™AGCOM, constatando anche che la relazione che prevedeva la costituzione della Newco e, quindi, lโ€™accantonamento giร  deciso di Irpiniambiente, era stata commissionata con appositi indirizzi mesi prima rispetto a quando รจ stata costituita il che dimostra che si รจ sempre giocato con la societร  provinciale di cui era stata giร  politicamente decretata la fine, non essendo previsto, nel pef della nuova societร , nemmeno un euro per la sua cessione,

– ha criticato pubblicamente il bilancio dellโ€™ATO che, a fronte di funzioni di sola regolazione e individuazione del gestore, prevedeva quasi 20 assunzioni, di cui 4 dirigenti, il tutto a spese dei comuni facenti parte dellโ€™ATO, le cui procedure di reclutamento lโ€™ATO, in questi giorni, ha fatto partire senza imbarazzo alcuno,

– ha assistito ad un silenzio assordante della politica, istituzionale e non, su tutte le criticitร  che hanno afflitto la gara a doppio oggetto bandita dal Comune di Avellino, i cui atti potevano e DOVEVANO essere letti, studiati e capiti da chi si qualifica allโ€™opposizione dellโ€™amministrazione comunale; guarda caso, perรฒ, lโ€™unico soggetto che ha impugnato, nella ignavia piรน totale di tutti, รจ stata la societร  Irpiniambiente, con intervento in giudizio di pochi, avveduti, Comuni,

– ha assistito ad azioni interdittive, critiche e polemiche di alcuni soggetti piรน desiderosi di delegittimare il Presidente della Provincia che di capire e guidare un processo vitale per la collettivitร  irpina come quello della gestione integrata dei rifiuti,

– ha assistito alla pervicace, reiterata e voluta sottrazione di alcuni soggetti politici da discussioni, tanto necessarie e vitali quanto utili ai sindaci, sulla questione, nonostante i ripetuti inviti alla discussione,

– assiste, oggi, al sugello di legittimitร , correttezza e conformitร  alle norme del suggerimento fatto giร  a gennaio scorso dal Presidente della Provincia e, cioรจ, quella di percorrere la strada della cessione di Irpiniambiente direttamente ai Comuni, posizione che, in una riunione plenaria allโ€™hotel de la Ville di Avellino, 10 mesi fa, fu bollata da autorevolissimi soggetti, sia politici che burocratici, come non percorribile.

Questa la cronaca e la cronologia degli atti, tutti a disposizione, per chi voglia vederli, presso la Provincia.

Chi oggi parla, a sproposito e in modo non veritiero, mistificando i fatti, cercando un comodo bersaglio per sรฉ e per i propri pupari, attribuendo la commissione di fatti societari gravissimi al Presidente della Provincia, soggetto neutro ed istituzionale per di piรน appartenente al suo stesso partito, gioca un ruolo politico non limpido, rilevante, per un verso, a fini penali – e in tale sede risponderร  – e, per un altro verso probabilmente militando verso la giustificazione della privatizzazione del ciclo dei rifiuti con la creazione di un colpevole su cui far ricadere la responsabilitร  di scelte ed azioni sbagliate delle istituzioni di cui fanno parte che avrebbero dovuto controllare in modo efficiente e tempestivo e che avrebbero giร  imposto dimissioni di massa.

Chi oggi dice che il Presidente della Provincia non ha competenze, trascura di considerare che lo stesso Presidente ha affermato che la Provincia รจ pronta e che SPETTA ALLโ€™ATO assumere la decisione. Affermazioni pubbliche che il soggetto in parola avrebbe dovuto leggere prima di affidare i suoi pensierini a piacere alla stampa.

Entrambi, perรฒ, si facciano un esame di coscienza ed abbiano il coraggio di dire la veritร  sulla loro storia che interseca la vita di Irpiniambienteโ€.

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