Cinghiali sempre più numerosi e spavaldi. Si susseguono le segnalazioni delle devastazioni che stanno causando con le loro incursioni nei terreni agricoli e poderi dell’intera valle dell’Irno. Purtroppo è un dato di fatto che si stanno moltiplicando velocemente e sono un problema. Le stesse associazioni di agricoltori e di allevatori di suini hanno lanciato più volte un grido di aiuto alle istituzioni preposte. Assosuini, per ricordare l’ultima dichiarazione in ordine di tempo, sottolinea non solo i danni all’agricoltura. “Il numero di cinghiali è in continua crescita e non si arrestano i danni che provoca la loro diffusione mal gestita”. Secondo una stima oggi in Italia circolano, è si anche nei centri urbani, oltre un milione e mezzo di cinghiali. Numero in crescita costante visto che da ogni cucciolata ne vengono fuori almeno sette. Le regioni che hanno più esemplari e problemi sono Abruzzo, Piemonte, Lazio, Toscana ed ovviamente la Campania dove il problema sta diventando endemico. I danni arrecati all’agricoltura sono circa dieci milioni di euro l’anno. E poi c’è il problema della diffusione di malattie, che preoccupa proprio gli allevatori di suini. I cinghiali possono portare infezioni oltre a distruggere le coltivazioni e la flora locale. Non ultimo, c’è ormai una preoccupazione costante per l’incolumità pubblica non solo nelle zone rurali ma ormai, come detto, nei centri abitati. I video di questi giorni che giungono da Solofra come da Montoro, ma è l’intera valle ad essere interessata ripetiamo, sono la riprova di tutto questo. C’è bisogno di un piano con interventi mirati che ne impedisca la riproduzione oltre il lecito. E su questo la politica non può continuare a fare orecchie da mercante. E questo perché finché i cinghiali passeggiano nei nostri centri urbani e rovistano nei rifiuti è tutto passabile, se proprio ci tenete perché si tratta comunque di animali selvatici, ma se poi ci scappa l’incidente e si è messo a rischio l’incolumità fisica dei cittadini, e allora le responsabilità saranno chiare a tutti.
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