Appalto per la messa in sicurezza del costone roccioso alla frazione Pandola, in quattro risultano indagati. Alla base dell’inchiesta, che coinvolge due funzionari del comune di Mercato San Severino e due imprenditori, vi sarebbe un esposto presentato nel 2021, dopo l’avvenuta assegnazione dei lavori. Secondo quanto emerso a seguito di una perizia disposta dalla Procura di Nocera Inferiore la ditta prescelta non aveva tutti i requisiti necessari per effettuare tale lavoro. L’inchiesta è condotta dal sostituto Roberto Lenza della Procura di Nocera Inferiore. L’accusa per due funzionari del comune e due privati è di abuso d’ufficio in concorso. Ovviamente ora gli stessi potranno far valere le loro ragioni attraverso i legali di fiducia chiedendo di essere ascoltati e presentando memorie difensive. I lavori finiti al centro della vicenda riguardavano la fornitura e posa e di opere necessarie a contenere e proteggere dalla caduta di massi l’abitato circostante. Quindi la sistemazione e la messa in sicurezza delle pareti rocciose prospicienti la strada di penetrazione ai fabbricati esistenti nei pressi della collina denominata “Il Palco”. Pareti soggette a ripetute cadute di massi isolati o in piccoli gruppi che arrivavano sulla strada creano situazioni di disagio e potenziale pericolo per l’incolumità degli abitanti. L’intervento era stato finanziato dal Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ai sensi del comma 140 e comma 141 dell’art. 1 della legge n. 145 del 2018, per interventi riferiti ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, ai sensi del comma 853 del medesimo art. 1, Allegato 3. Secondo la Procura la ditta non aveva però tale requisito di specializzazione, ovvero non effettuava lavori di capacità corrispondente alla categoria. In sostanza non sarebbe stata idonea e pertanto, secondo quanto sostenuto dalla Procura e dai suoi periti, doveva essere esclusa sin dal principio. Toccherà, come detto, ora alla difesa degli indagati fornire chiarimenti e contro dedurre dimostrando la correttezza della procedura seguita per l’affidamento della gara d’appalto.
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