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Due aggressioni a medici ed infermieri in due giorni. Succede a Napoli

Ieri sera, un agente del Commissariato Montecalvario in servizio presso il posto di polizia dell’Ospedale Pellegrini alla Pignasecca, dopo aver udito delle urla provenire dalla zona antistante l’accettazione del Pronto Soccorso, ha subito notato una donna inveire contro il personale sanitario e colpire ripetutamente la vetrata del box dell’accettazione. Il poliziotto si è avvicinato tentando di riportarla alla calma ma quest’ultima lamentava tempi di attesa troppo lunghi per la visita di suo figlio. Poco dopo, è arrivato anche il marito della donna che insieme alla moglie e al figlio ha inveito contro l’operatore minacciandolo e spintonandolo fino a quando, grazie al tempestivo intervento delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e dei Commissariati Montecalvario e Dante, sono stati bloccati. I tre, napoletani di 51, 53 e 29 anni, di cui uno con precedenti di polizia, sono stati denunciati per minacce, oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale. Sempre nelle ultime ore, e sempre “Nessuno tocchi Ippocrate” ha reso noto che presso il Pronto Soccorso oculistico del Vecchio Pellegrini sono stati aggrediti un medico ed infermiere. Entrambi gli episodi segnalati dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”. Nelle sole Asl di Napoli dall’inizio dell’anno si contano 31 aggressioni. Neanche il drappello di polizia è servito a fermare l’energumeno che ha aggredito i due sanitari. Scrive l’associazione:  “apprendiamo l’oculista e l’infermiere sono stati brutalmente aggrediti da un paziente che si era rivolto a loro per una visita oculistica, anche in questo caso nessuna “vita da salvare. La motivazione di tale gesto? Sempre quella della premura di essere visitati, ma nel caso di un pronto soccorso oculistico è più che altro una visita ambulatoriale! L’infermiere ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso limitrofo facendosi refertare. Auspichiamo che gli uomini (pardon l’unico agente presente) del drappello di polizia abbiamo prontamente fermato l’aggressore e lo abbiano denunciato d’ufficio, come prevede la nuova legge Schillaci – Piantedosi”.

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