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Club Alpino italiano: valori e bellezza ad alta quota

Il titolo richiama al CAI, una libera associazione nazionale di volontariato che, come recita l’articolo uno del suo statuto, “ha per scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”.

La struttura organizzativa si suddivide in sezioni provinciali sparse su tutto il territorio e gli obiettivi di questa associazione si possono elencare in svariate attività che riguardano l’organizzazione di iniziative alpinistiche ed escursionistiche, corsi di formazione che mirano a promuovere la sicura frequentazione delle montagne e a praticare l’utilizzo di tutti i dispositivi di sicurezza nonché di tracciamento tecnologici a disposizione, ma soprattutto riscoprire il valore della condivisione e del vivere collettivo avendo cura delle bellezze dell’alta quota.
Attraverso la collaborazione con diversi enti, come istituti d’istruzione superiore ed enti territoriali, si mira alla trasmissione del rispetto per l’ambiente montano alle future generazioni, in un’ottica di sensibilizzazione sempre maggiore sul tema.

La sezione provinciale di Avellino è situata in Piazzetta San Nicola a Cesinali (AV) ed è possibile accedervi ogni venerdì dalle 19.00 alle 22.00; dall’inizio di questo anno è ripresa con interesse la campagna di rinnovo delle iscrizioni e si è aperta la nuova stagione per chi desidera cominciare a frequentare le montagne con occhi diversi. Il programma delle attività per il 2023 è disponibile sul sito della sezione.

Per quanto riguarda il comune di Montoro, ad esempio, sono partiti dei sopralluoghi su alcuni sentieri storici che sono parte integrante del variegato patrimonio escursionistico di questo territorio. Uno è il sentiero di Candelito: da Aterrana a Serrapiana (1157m) – sentiero 127, il quale va ad innestarsi sul sentiero 136 che conduce al conosciutissimo e frequentato Pizzo San Michele; il secondo sito d’interesse è il sentiero da Contrada a Mercato San Severino per il Monte Salto (957 m) – TAPPA S21 del Sentiero Italia.
Questi sopralluoghi sono necessari alla valutazione delle condizioni di percorribilità dei sentieri, nonché per migliorare lo stato della segnaletica orizzontale e verticale, mettendo in atto tutta una serie di azioni mirate alla riqualificazione dei beni sentieristici così da renderli sicuri e fruibili, evitando che si perda anche la memoria storica legata a queste antiche vie di passaggio e spostamento.
L’importanza di un’associazione di questo tipo presente e viva sul territorio è fondamentale per lo sviluppo di un senso collettivo dei beni naturalistici che ci circondano, poiché attraverso le attività promosse è possibile fare tesoro di moltissimi insegnamenti legati ad una visione della natura che possa coniugare sostenibilità, sviluppo e nuove opportunità per il futuro.

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