Si è chiusa la conferenza dei servizi, ora i lavori per 129 mila euro commissionati dall’amministrazione Somma
Via libera al progetto definitivo per i lavori di messa in sicurezza del ponte sul torrente Solofrana da parte della conferenza dei servizi. Al tavolo erano convocati gli enti che hanno giurisdizione sul torrente, ovvero Regione Campania, direzione generale Lavori Pubblici ; Protezione Civile; Genio Civile di Salerno; Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale; Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno e Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno ed Avellino. Proprio da quest’ultima sono venute delle prescrizioni a cui il comune e i tecnici incaricati dovranno attenersi nell’eseguire l’opera che è stata finanziata con 129 mila euro dal Ministero dell’Interno. Le prescrizioni in oggetto riguardano la tutela archeologica. Per tale ragione la Soprintendenza ha chiesto di effettuare i “carotaggi funzionali ad accertare l’eventuale presenza e consistenza di stratificazione archeologica, da condursi nelle aree di impianto della palificata preliminarmente all’approvazione del progetto esecutivo dei lavori e con oneri a carico della Committenza. La lettura dei carotaggi dovrà essere eseguita da un geoarcheologo professionista del quale la Soprintendenza si riserva di esaminare il curriculum, che dovrà concordare con il Funzionario Archeologo Responsabile per territorio tempi e modalità di esecuzione delle indagini e standard di documentazione. Nel caso in fui la Committenza già disponesse di carotaggi effettuati nell’area di cui sopra, l’archeologo professionista potrà eseguire una lettura autoptica delle carote già effettuate, in caso di esito positivo di tali sondaggi geognostici, questo ufficio predisporrà il necessario progetto di indagini archeologiche che dovranno essere condotte fino alle quote di interesse archeologico, anche se inferiori a quelle previste in progetto, e realizzate con l’utilizzo di manodopera specializzata sotto il controllo di un archeologo in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente di cui si riserva di esaminare il curriculum; Prescrive che le altre opere che prevedono scavi e/o movimento terra siano eseguite a carico della committenza, sotto il controllo continuativo di un archeologo professionista in possesso dei medesimi requisiti previsti dalla normativa. Qualora nel corso dei lavori dovessero emergere testimonianze archeologiche”. Prescrizioni, va detto, che sono dettate in moltissime opere pubbliche, soprattutto ove c’è il sospetto vi possano essere reperti archeologici.