A Pagani si spegne una luce di solidarietà: la Mensa di Tommaso, storico punto di riferimento per chi vive in condizioni di difficoltà, ha chiuso i battenti dopo lo sfratto dai locali della Fondazione del Carminello ad Arco. Un duro colpo per la comunità, che a meno di un mese dal Natale vede venire meno un presidio di umanità indispensabile per molti cittadini in difficoltà.
In un momento tanto delicato, Anna Rosa Sessa e Santino Ruggiero, consiglieri comunali di Italia Viva, lanciano un appello alla maggioranza del sindaco Lello De Prisco affinché si acceleri la trattativa in corso per l’assegnazione dei locali dell’ex scuola materna a don Flaviano Calenda, storico responsabile della mensa.
«Non possiamo permettere che, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, tante persone restino senza un pasto caldo – dichiarano Sessa e Ruggiero -. La Mensa di Tommaso non è solo un luogo dove si distribuiscono pasti, ma rappresenta un simbolo di accoglienza e vicinanza per chi vive ai margini della società. In un periodo così significativo per il senso di comunità e solidarietà, sarebbe inaccettabile lasciare queste persone senza un punto di riferimento essenziale. Chiediamo alla maggioranza e all’amministrazione comunale di agire con urgenza: è necessario trovare una soluzione immediata per garantire la riapertura del servizio almeno in vista del Natale».
Un appello accorato, che punta i riflettori sull’importanza di restituire alla comunità un servizio essenziale. «Non possiamo lasciare che l’indifferenza prevalga – concludono i consiglieri -. La mensa è un presidio di dignità per chi affronta difficoltà economiche e sociali: intervenire subito è un dovere morale, oltre che amministrativo».
Ora la speranza è che, nelle prossime settimane, si riesca a trovare una soluzione che restituisca a Pagani uno spazio fondamentale di solidarietà e speranza.