CampaniaScuola

“Tagli solo a scuole sottodimensionate e in reggenza”, la Regione non demorde dopo lo stop del Consiglio di Stato

Province e Regione nuovamente al lavoro dopo che il Consiglio di Stato ha dato ragione al Ministero dell’Istruzione. I giudici bocciando il ricorso della Regione Campania sui criteri da adottare per il nuovo piano di dimensionamento scolastico hanno portato di fatto a rivedere la mappa geografica degli istituti dall’anno scolastico 2024/2025. Come ribadito dal Consiglio di Stato il decreto interministeriale che ha sancito la ridefinizione della rete scolastica in base al criterio minimo dei 900 alunni è nella piena competenza dello Stato. La bocciatura comunque non ha demoralizzato la Regione che ha annunciato che non terrà conto del decreto. Palazzo Santa Lucia entro il prossimo 15 dicembre emanerà il provvedimento di competenza sugli accorpamenti e le fusioni delle scuole. Saranno accorpati solo gli istituti con meno di 600 alunni e che hanno ad oggi un preside reggenti, quindi pochi tagli ai posti di presidi e personale di segreteria. Ma su questa scelta di operare solo su scuole con meno di 600 alunni, ovvero già sottodimensionate e affidate ad un reggente, potrebbe scatenarsi una ulteriore guerra giudiziaria con il Governo.

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