L’università degli studi di Salerno in merito al crollo dell’albero avvenuto lo scorso 30 novembre al campus ha incaricato l’ufficio legale “con il duplice obiettivo, da un lato, di rilevare omissioni e carenze e, dall’altro, di verificare la sussistenza di eventuali condotte irregolari poste in essere in dispregio anche della notevole contribuzione economica”. Un episodio grave che ha causato il ferimento di tre ragazzi, uno dei quali lotta per la vita in Rianimazione al Ruggi di Salerno.
“In riferimento al tragico evento dello scorso sabato 30 novembre, l’Ateneo tiene a comunicare che, nell’immediatezza dei fatti, ha conferito incarico all’Ufficio legale con il compito prioritario di acquisire ogni elemento utile – anche, ma non solo, per il tramite della Fondazione universitaria cui è affidata la conduzione esclusiva del servizio di gestione e manutenzione del patrimonio verde – a ricostruire la catena di eventi verificatisi prima dell’accaduto, con il duplice obiettivo, da un lato, di rilevare omissioni e carenze e, dall’altro, di verificare la sussistenza di eventuali condotte irregolari poste in essere in dispregio anche della notevole contribuzione economica, prestata dall’Ateneo, per il corretto adempimento contrattuale del servizio.
Gli esiti delle verifiche sono stati riportati in un esposto presentato alla Autorità Giudiziaria competente. Si comunica, inoltre, che è in corso di svolgimento da parte dell’Ateneo, attraverso il proprio Ufficio tecnico, un’attività di monitoraggio circa l’effettività degli interventi volti a tutelare la sicurezza di tutti gli utenti dei Campus, anche attraverso l’impiego di professionalità esterne. Nel costante e quotidiano contatto con il personale medico, l’Ateneo conferma la vicinanza di tutta la comunità universitaria ai giovani feriti e alle loro famiglie in questo momento estremamente delicato”. Intanto la Procura di Nocera Inferiore ha iscritto nel registro degli indagati sei persone. Si tratta di funzionari amministrativi dell’Ateneo e della ditta incaricata della manutenzione del verde. Per il momento si tratta di un atto dovuto, anche per consentire la nomina di un perito che dovrà analizzare le condizioni del fusto crollato.