di Stefania Fortunato
Al via dall’8 dicembre 2024 l’apertura al pubblico della Cattedrale di Notre-Dame. In prima linea
anche un presepe napoletano in stile ‘700 con scene e allestimento di Biagio Roscigno con
pastori dei fratelli Sinno, e la partecipazione all’allestimento di Gianpiero Fortunato e Diego
Roscigno.
Che cosa ci ricorda il Natale se non la storia di un Dio che si fa uomo tra gli uomini e ci rende più
amici?
Una testimonianza di questa lunga storia di amicizia arriva proprio oggi da Notre Dame, dove è
stato inaugurato il ‘Presepe Settecentesco Napoletano’, oltre 100 pezzi fra pastori e animali
collezionati da Alberto Ravaglioli, con le scene e l’allestimento di Biagio Roscigno, i pastori dei
fratelli Sinno e l’aiuto all’allestimento di Gianpiero Fortunato.
La scena del presepe, costruito a moduli, rappresenta tre momenti canonici: la natività, l’osteria,
l’annuncio ai pastori. Il tutto arricchito da scene di genere: mercato, fontana, mestieri ambulanti,
un angolo di mare napoletano e un’edicola votiva raffigurante la riproduzione su piccola scala del
quadro della ‘Madonna dei Miracoli’ conservata nella Chiesa del Rione Sanità che porta il nome
della Vergine e dove opera la bottega dell’artista.
Nel suo laboratorio, situato al piano terra del ‘Palazzo dello Spagnuolo’ nel Borgo Vergini, l’estro
geniale di Biagio Roscigno ha lavorato senza sosta al progetto scenografico, che ha
ulteriormente valorizzato i pezzi dei fratelli Sinno, con la preziosa collaborazione e con il supporto
tecnico dall’amico artista e restauratore irpino Gianpiero Fortunato.
“È stato un lavoro impegnativo e curato fin nei minimi dettagli, dalla scenografia alla costruzione
del basamento, dal distanziatore trapezoidale alla sistemazione di ogni singolo personaggio sul
presepe”: parole essenziali quelle di Biagio e Gianpiero con voce rotta dalla commozione e dalla
gratitudine per l’esperienza francese.
Una storia dunque di collaborazioni, amicizia, fratellanza e di scambio professionale libero e
fruttuoso di maestranze e genialità napoletane, romane e irpine, sostenute dagli sponsor (Intesa
Sanpaolo, Ferrero, Generali, World Cargo), con l’alto patronato dell’Ambasciata francese alla
Santa Sede e di quella italiana a Parigi insieme con Istituto italiano di Cultura e Comune di Napoli.
Una storia di amici, la cui passione per la propria terra e per le proprie tradizioni porta la
Campania agli onori della cronaca.
Una storia di generazioni.
maestri, la cui dedizione al lavoro e alla bellezza infonde fiducia alle nuove
Una storia di artisti-artigiani che vengono da luoghi diversi e plasmano con le mani e con l’anima
la Storia di tutte le storie: la nascita di Gesù.
Un presepe di maestranze, ognuna con un posto speciale in questo presepe parigino, proprio
come i pastori nel presepe di Betlemme