Il consigliere regionale: “Inseriamo la meccanica regionale in un quadro di politiche industriali della Nazione”
“La crisi del settore metalmeccanico colpisce tutta la regione e rischia di portare alla povertà assoluta decine di migliaia di persone. Attualmente sono oltre 10mila i lavoratori campani coinvolti in varie vertenze e crisi da anni irrisolte, Soflab, Jabil, Firema, Orefice, Whirlpool, PCGA (ex-Magneti Marelli) Snop, Proma e altre. Assistiamo, inoltre, a drammatici e incalzanti processi di deindustrializzazione e di delocalizzazione delle imprese, soprattutto nel settore dell’automotive. La situazione di Stellantis, simbolo di eccellenza tecnologica e economica per la regione Campania, è sempre più tesa. In risposta a questa emergenza siamo riusciti a far approvare, in Consiglio regionale, una nostra mozione che punta a invertire rapidamente la rotta”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello, proponente della mozione approvata in Consiglio regionale.
“La nostra proposta impegna la giunta a sostenere presso il governo nazionale ed in tutte le sedi opportune, di concerto con i sindacati di categoria, l’inserimento della meccanica della Campania e, nello specifico, della microelettronica, dell’elettronica e delle telecomunicazioni in un quadro di politiche industriali della Nazione. A rilanciare e intensificare le iniziative a difesa degli insediamenti produttivi ancora presenti, a partire dalle multinazionali della filiera dell’elettronica/Tlc attraverso l’utilizzo e le risorse economiche (PNRR), industria 5.0. A farsi carico presso i ministeri competenti, anche attraverso agenzie dedicate come Invitalia, ad individuare i settori e i progetti strategici, facendosi garante dell’implementazione e dello sviluppo delle reindustrializzazioni, anche con partecipazioni dirette, realizzando così, il controllo pubblico. Ad avviare un tavolo permanente di confronto con il governo e le organizzazioni sindacali al fine di trovare nuove soluzioni industriali che puntino alla difesa e al rilancio di quanto già esistente e alla nascita di nuovi e qualificati progetti industriali. Infine – nota Saiello – a definire, concordare e avviare percorsi di formazione per l’adeguamento delle professionalità e delle competenze dei tantissimi lavoratori oggi coinvolti dai processi di crisi, al fine di favorire la loro piena ricollocazione”.
“Più del 30% delle imprese italiane si trova sotto il 5% di MOL (Margine operativo lordo) ed è ad alto rischio di scendere sotto il livello di sopravvivenza. E’ necessario dare una risposta ai tantissimi tavoli di crisi aperti e non risolti, non solo presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ma anche presso la Regione Campania, e la nostra mozione va esattamente in questa direzione”.