Altri santi: S. Giona, S. Eusebio
Matteo, il cui nome significa ‘dono di Dio’, deriva da un’abbreviazione di Mattia o Matania. Matteo compare nell’elenco dei dodici apostoli. La tradizione della Chiesa antica è concorde nell’attribuire a lui la paternità del primo vangelo. Lo avrebbe scritto in lingua aramaica. Sempre secondo la tradizione, sarebbe partito dalla Palestina, portandosi poi nell’Etiopia, oppure in Persia, in Siria e forse persino in Irlanda. Non si hanno notizie circa il modo in cui è morto.
Il Martirologio Romano pone al 21 settembre la sua nascita al cielo ed al 6 maggio la traslazione del corpo di Matteo dall’Etiopia a Salerno, passando per Paestum. Morì intorno al 69 d.C., ma è incerto il genere della sua morte. Lo gnostico Eraclone parla di morte naturale; molti invece, pur discordando sul genere di tormento, ritengono che Matteo abbia coronato col martirio il suo apostolato. A tal riguardo la più comune leggenda narra che fu ucciso mentre celebrava il s. Sacrificio. San Matteo ha protetto, più volte durante i secoli, la città di Salerno che lo venera. Nel 1544, secondo la tradizione, il Santo Patrono salvò Salerno dalla distruzione, costringendo alla fuga i pirati Saraceni capeggiati da Ariadeno Barbarossa . In segno di riconoscenza lo stemma della città venne impreziosito con la figura di San Matteo, che con la mano sinistra regge il Vangelo e con la destra benedice. Da allora in poi i Salernitani si impegnarono a condurre in processione ogni anno, il 21 settembre, con grande solennità, la statua del Santo Patrono.
Nel 954 Salerno già custodiva il corpo di San Matteo ma, per le tristi condizioni dellepoca, fu tenuto accuratamente nascosto, cosicché cadde nelloblio. Verso il 1080 fu ritrovato e posto nel tempio costruito a tale scopo e consacrato da San Gregorio VII. In tale occasione il pontefice scrisse una lettera a s. Alfano, allora arcivescovo di Salerno, per felicitarsi con lui per il ritrovamento del corpo di s. Matteo, e tale lettera resta un documento storico ineccepibile. A seguito del ritrovamento delle spoglie del Santo, che riposano nella cripta inaugurata nel 1081, Roberto il Guiscardo fece costruire la Cattedrale di Salerno. Nel luglio del 1084 furono ultimati i lavori della basilica superiore e la chiesa fu consacrata dal Papa Gregorio VII.
I Padri della Chiesa parlando di Matteo e della sua santità ne rilevano tre caratteristiche: la pronta obbedienza nel rispondere all’invito di Gesù; la generosità nell’abbandonare ogni cosa; la sua umiltà nel definirsi un peccatore. Per il Vangelo di Matteo Gesù è anzitutto il Maestro. La parola ultima non è quella di Mosè, nè la tradizione dei padri, bensì la parola di Gesù. Scrivendo per una comunità giudeo-cristiana, il Vangelo di Matteo attribuisce molta importanza al problema della continuità con l’Antico Testamento.
Auguri a chi festeggia oggi