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“La medaglia olimpica non è più un sogno, consapevole che posso vincere il titolo!” Nostra intervista esclusiva al pugile Aziz Abbes Mouhiidine che si sta preparando per le Olimpiadi di Parigi 2024

Il prossimo 28 luglio nella capitale francese Aziz Abbes Mouhiidine vuole coronare il sogno di ogni atleta; vincere la medaglia olimpica.  Il titolo a 5 cerchi andrebbe a coronare un percorso che fin qui lo ha visto vincere, tra l’altro, un oro continentale e due argenti mondiali, l’ultimo ottenuto nel maggio 2023 a Tashkent. Il peso massimo nato a Solofra, cresciuto a Mercato San Severino e ora residente a Montoro, vanta nel palmares anche due ori ai Giochi del Mediterraneo.

Con quali pensieri,  emozioni, ti avvicini a questo traguardo? 

È la prima Olimpiade e farla 25 anni significa arrivarci con un’altra consapevolezza, un’altra maturità, di non poco conto. Ci arrivo avendo la sicurezza di essere uno dei migliori pugili della mia categoria”.

In effetti sei dato favorito dai bookmaker

“Sicuramente, diciamo, che sono favorito; mi danno per favorito ma facciamo gesti di scongiuri. Sto lavorando ogni giorno insieme ai tecnici per andare a Parigi e conquistare la medaglia più preziosa che manca all’Italia da tantissimi anni”.

Ti sentiamo emozionato

“Emozionatissimo già ora, però una volta atterrato a Parigi sarà totalmente differente!”

Hai già conquistato tanti titoli ma questo poterebbe un prestigio diverso

“Arrivare alle Olimpiadi è il sogno di ogni grande atleta; non c’è nulla al di sopra delle Olimpiadi. Anche i grandi calciatori sognano un giorno di vincerle, vedi Messi.  Arrivarci è già un grande traguardo, soprattutto in giovane età. Andare lì con la consapevolezza di poter vincere loro è un altro tipo di consapevolezza, un altro tipo di traguardo e quindi si va lì per raggiungere quello”.

Una curiosità per i nostri lettori, come Aziz Abbes Mouhiidine si è avvicinato a questo sport?

 “Io ho iniziato a 4 anni con il karate e le arti marziali. Poi ho continuato con la kickboxing. Poi ad 8 anni vidi per curiosità, per amore di mio padre, il film di Mohammed Alì interpretato da Will Smith, e lì è stato amore a prima vista verso il campione, verso la leggenda, verso lo sport che è il pugilato e da allora ho iniziato a praticare anche il pugilato. Sono arrivato all’età di 17 anni che mi trovavo in tutte e tre le Nazionali. A diciotto anni ho dovuto scegliere ed ho scelto la nobile arte e poi sono entrato a far parte del gruppo sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato”.

 Ricordiamo, ovviamente, che anche questo è un fatto importante per gli atleti. Spesso ci si dimentica che dietro ci sono tanti sacrifici e far parte di un gruppo come le Fiamme Oro, o gli altri gruppi sportivi militari, aiutano non poco, da serenità soprattutto. In questo momento, penso, questo ti ha aiutato non poco?

“Sì, assolutamente sì, perché fare lo sportivo ad alto livello ti impegna tutta la giornata. Io mi alleno due volte al giorno.  Quindi avere un’amministrazione, avere un Corpo alle spalle, che ti aiuta e ti sostiene in tutto e per tutto, non solo a livello economico ma anche a livello di struttura, a livello di equipaggiamento di tutto, è importantissimo! Poi una volta terminata la carriera da atleta di alto livello si pensa alla carriera all’interno dell’Amministrazione”.

Tu praticamente vivi nel comprensorio; Solofra prima e Mercato San Severino poi e adesso sei cittadino di Montoro. Diciamo Abbes che sei veramente uno che vive il territorio a 360° e questo significa anche che hai dalla tua il tifo di tre comunità e di due province. Non è da tutti!

“Sì, direi proprio di sì! Sono nato a Solofra, ho vissuto tantissimi anni a Mercato San Severino dove c’è tutt’ora la mia palestra dove mi alleno. Da tre anni abito a Montoro e i cittadini di Montoro, come i cittadini di Mercato San Severino, di entrambi le Province, si fanno sentire. Subito mi hanno acclamato, subito hanno festeggiato i miei risultati con la medaglia d’argento ai mondiali, il titolo europeo e la stessa qualificazione olimpica. Grandi risultati per entrambe le comunità, perché poi alla fine siamo tutti italiani! Quindi quando vado alle Olimpiadi, come ad un mondiale o ad un europeo, rappresento tutto il popolo italiano ma rappresento soprattutto i miei concittadini”.

Ti senti carico per questo traguardo già raggiunto? Perché non è da tutti arrivare alle Olipiadi; non tutti gli atleti ci riescono, ricordiamolo! Ovviamente il tuo sogno ora è la medaglia.

“Sì! Come ho detto prima è un grande traguardo. Già arrivarci alle olimpiadi… e poi a quest’età! Sto lavorando da una vita, in primis per arrivare alle olimpiadi. Ma sto lavorando da una vita per puntare alla medaglia più importante che l’oro! Non voglio nascondermi! Voglio essere sincero, vado lì per prendere l’oro! Vado lì con la consapevolezza di essere tra i migliori, anzi proprio l’uomo da battere”.

Chi temi tra i tuoi avversari?

 “Ce ne sono tanti! Ne siamo sedici in categoria. Ci sono tantissimi atleti anche loro quotati come il cubano La Cruz che è cinque volte campione del mondo, due volte campione olimpico. Però nell’ultima sfida che abbiamo fatto, io ho vinto nettamente cinque a zero. Quindi è lui l’avversario più quotato proprio per i risultati conseguiti. Però ci sono tanti altri grandi atleti come l’uzbeco, il brasiliano. Alle olimpiadi vanno i migliori”.

Chiaramente dovrei fare un passo alla volta

“Si, un passo alla volta, un pugno alla volta, una ripresa alla volta.  Come nel film Creed interpretato da Michael B. Jordan e Sylvester Stallone. Si va avanti e si punta al metallo più prezioso”.

Noi  ti auguriamo, chiaramente, solo il meglio e ti seguiremo con grande affetto.  Speriamo veramente che si coroni nel migliore dei modi questo tuo sogno

“Grazie! Grazie davvero! E’ importante avere tante persone che ti sostengono soprattutto in un palcoscenico del genere”.

Tu sai che sei un vanto per il comprensorio? Non abbiamo atleti che sono andati alle Olimpiadi.

“Si! Non sei il primo che me lo dice! Questa è una bellissima cosa, soprattutto per i giovani che hanno un motivo in più nel credere nei propri sogni a livello sportivo! Nei sogni della vita!  Bisogna credere nei propri sogni e raggiungerli! Io mi ricordo quando ero piccolo sognavo di diventare campione olimpico! Già da piccolo mi guardavo allo specchio e dicevo voglio fare il campione da grande! Oggi posso dire che vado alle olimpiadi, ho due medaglie mondiali alle spalle, vari titoli europei, quindi posso dire che il sogno lo sto raggiungendo piano”.

Grazie e ancora un forte in bocca al lupo!

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