Commento al Vangelo nella solennità della Domenica delle Palme.
di Don Adriano D’Amore
Fissiamo lo sguardo sulla Croce
È la domenica delle Palme e della Passione del Signore.
Ebbene, Gesù, il Messia, oggi fa il suo ingresso solenne e regale a Gerusalemme. Da re pacifico, cavalca un puledro tra una folla osannante. Questa stessa folla, che oggi lo acclama, lo esalta, griderà poi, al cospetto di Pilato: «Crocifiggilo».
Al termine del racconto della passione, l’evangelista ci dice che il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù esclamarono: «Davvero costui era Figlio di Dio!» (cf Mt 27,54). È la professione di fede davanti al Crocifisso, che non è soltanto il condannato, il reietto, ma è il Redentore innalzato da terra e glorificato. La liturgia così loda il Padre: «Nella potenza ineffabile della croce splende il giudizio sul mondo e il potere regale di Cristo crocifisso»
La liturgia di questa domenica, dunque, ci invita a meditare sulla passione del Signore, nello scandalo della croce.
Le celebrazioni di questa settimana, chiamata santa, ossia giovedì, venerdì e sabato, ci aiuteranno a comprendere meglio questo messaggio, che era «scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani», ma che è la manifestazione dell’amore di Dio per noi, ed è invito perenne a entrare e rimanere nell’amore di Cristo, obbedendo alla sua parola.
Buona Settimana Santa a tutti voi. Don Adriano