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Alleanze, poltrone, accordi espliciti e sottobanco ma i programmi? Continua il balletto della politica montorese

Mentre a Baronissi, così come in tanti altri comuni campani, c’è già un parterre quasi definito di candidati alla carica di sindaco per le prossime elezioni amministrative, a Montoro si è ancora in alto mare per circoscrivere chi si presenterà realmente allo start. La certezza definitiva, al momento, infatti è solo quella del sindaco uscente Girolamo Giaquinto. L’attuale fascia tricolore si presenterà con almeno tre liste stando a quanto trapela dall’entourage e a breve, tra l’altro, si appresta pure ad aprire la prima sede del comitato elettorale. Insomma Giaquinto va avanti in attesa di capire che succede tra gli avversari politici. Districarsi nell’area avversaria oggi non è semplice. C’è una evoluzione continua. Stando agli ambienti politici c’è necessità di fare sintesi ma per ora non pare si vada in quella direzione, anche l’ipotesi più concreta è che si giungerà a tre schieramenti finali. Detto questo l’area contrapposta al primo cittadino attualmente è frastagliata. Da un lato c’è il Pd che da agosto si arrovella sui suoi tre candidati, dall’altro Antonello Cerrato che il dato lo ha tratto decidendo l’addio al sindaco e nelle ultime settimane, dopo l’annuncio di Bianchino della sua non candidatura, buona parte del gruppo che a lui faceva riferimento. E mentre si discute in vari caminetti ecco che l’acqua si intorbidisce ancora di più. Questi ultimi, infatti, sono pronti a presentare due liste ma ad oggi manca il candidato sindaco. Ieri si è vociferato di un Gennaro Ricciardelli che in tanti vorrebbero a fare il grande passo. Ma pare che il diretto interessato sia molto restio a tale ipotesi. Ovviamente trovare la quadra non è semplice. Si è anche pensato ad una donna ma le proposte sarebbero state tutte fatte cadere dalle dirette interessate. E comunque anche da questo “mega campo largo” che va da destra a sinistra c’è da aspettarsi sorprese. Contatti sono infatti in corso su più fronti. E’ noto che avere tutti questi contendenti significherebbe suicidarsi politicamente in partenza. Pertanto è necessario che i “pontieri” continuino nel loro compito ovvero mettere al tavolo Guglielmo Lepre, che ha annunciato da tempo di volersi presentare all’elettorato con almeno una lista; Francesco Tolino, che da tempo è al lavoro per fare altrettanto, e Salvatore Carratù che nelle ultime settimane è molto operativo. E per lui lavora anche un nutrito gruppo di fedelissimi. Ovviamente c’è anche qualche altro movimento in corsa ma per ora conviene fare pausa, anche noi, o diventa ancora più difficile per chi ci legge capire la Montoro politica dove vuole realmente andare a parare. Ma una cosa a tutti i politici locali vorremmo chiedere: “chi da mesi e mesi e chi da settimane e settimane continua ad arrovellarsi su candidati sindaci in pectore e accordi espliciti e sottobanco non ritiene che i cittadini di Montoro debbano conoscere ben altro, ovvero i programmi, i progetti, lo sviluppo che questa comunità merita di avere?”      

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Redazione Inveritas

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