L’Ugl Salute Salerno, attraverso il suo segretario provinciale, Luigi Marino, lancia un appello urgente per risolvere la grave situazione relativa alla designazione dei tecnici Aspp (Addetti al servizio di prevenzione e protezione) presso l’Asl Salerno.
Nonostante numerosi solleciti inviati all’Asl Salerno, la problematica perdura da anni, mettendo a rischio la sicurezza sul lavoro nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie dell’intera provincia di Salerno. Il servizio, fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sicuro, conta attualmente solo sei addetti per coprire tutte le strutture, risultando insufficiente per la vastità delle responsabilità e delle competenze richieste.
“La sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta e l’Asl Salerno deve garantire servizio efficiente ed adeguato alle necessità del territorio. Non possiamo ignorare che la situazione attuale mette a repentaglio la salute e la sicurezza di lavoratori e cittadini”, ha detto Marino
La procedura per le nomine degli addetti al servizio di prevenzione e protezione è stata avviata nel 2019 e, nonostante la pubblicazione dei risultati idonei nel settembre dello stesso anno, nulla è stato ancora concretizzato. Si evidenzia la mancanza di risposte e di un’azione tempestiva da parte dell’Asl Salerno, nonostante le sollecitazioni ricevute dalla Prefettura salernitana.
“Chiediamo con forza l’intervento dell’Ufficio Sicurezza sul Lavoro della Regione Campania per risolvere questa criticità. La sicurezza sul lavoro non può aspettare, e il personale sanitario merita di operare in un contesto sicuro ed adeguato. Attendiamo un’immediata risposta per tutelare la salute di tutti coloro che lavorano nelle strutture sanitarie della provincia di Salerno”, ha concluso il segretario dell’Ugl Salute provinciale, Luigi Marino.
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- Addetti al servizio di prevenzione e protezione presso l’Asl Salerno, solo sei figure per tutte le strutture della provincia. La denuncia di Luigi Marino (Ugl Salute Salerno): “La sicurezza di lavoratori e cittadini è una priorità e in questo modo l’Asl la sta mettendo a repentaglio. Dal 2019 aspettiamo un cambio di rotta sulla vicenda”
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