L’amministratore Unico di Acs Michelangelo Ciarcia sospeso per un anno dai pubblici uffici nell’ambito dell’inchiesta sui corsi di formazione “fantasma”. 14 gli indagati. I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino agli ordini del tenente colonnello Alessio Iannone hanno notificato, su disposizione della Procura della Repubblica, un’ordinanza di applicazione della misura interdittiva personale della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio nei confronti dell’Amministratore Unico dell’Alto Calore Servizi s.p.a., svolgente il pubblico servizio idrico integrato per i Comuni della Provincia Irpina e in parte di quella sannita, e di un dipendente addetto alla segreteria del Presidente. Il provvedimento chiesto dai pm che coordinano le indagini, i sostituti Luigi Iglio e Vincenzo Russo e firmato dal Gip del Tribunale di Avellino Francesca Spella.
Per l’Alto Calore Servizi s.p.a. pende attualmente procedura di concordato preventivo innanzi al Tribunale di Avellino, incardinata dopo l’istanza di fallimento avanzata dalla procura a seguito dell’accertamento, nella presente fase di indagine, di un’esposizione debitoria di circa 150 milioni di euro nell’anno 2021.
L’ordinanza è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Avellino nell’ambito del procedimento penale riguardante i corsi di formazione professionale per il personale dipendente svolti negli anni 2019, 2020 e 2021, finalizzati a far acquisire maggiori conoscenze tecnologiche.