Un cesto agri-gourmet km 0 ecco il segreto del Natale sostenibile e non rinunciando ad un’esplosione di gusto locale e eco-friendly
NUSCO. E’ stato presentato ufficialmente presso la sala consiliare in presenza dell’amministrazione e dello stesso primo cittadino Antonio Iuliano il nuovo progetto di AgriNusco: “Lu Panaru” ovvero eccellenze nuscane . Ricordo che AgriNusco è nata pochi mesi fa, esattamente a luglio, al fine di far rinascere l’agricoltura di questo territorio. Una rete di imprese agricole con 25 giovani supportati da Comune, Crea e Università ma la regia è affidata al vulcanico Ing. Roberto Dutto, una vera manna dal cielo per questa comunità che con altri eroi del posto stanno cercando di ricostruire un’economia rurale distrutta dall’avvento dell’industria.
Lu Panaro per la rinascita di un territorio, perché?
L’unione di forze agricole può essere il segreto di successo per promuovere il territorio, nello specifico Nusco. Quando i produttori agricoli si uniscono e lavorano insieme, possono creare un’identità forte per il territorio e promuovere i prodotti locali in modo più efficace. Infatti con questo progetto di “Lu Panaru” hanno dato vita a un marchio collettivo per i prodotti del territorio. Questo marchio può essere utilizzato per identificare i prodotti locali e garantire la loro autenticità e qualità. Un marchio forte può attirare consumatori e visitatori nella nostra zona, aumentando le opportunità di vendita per i produttori agricoli.
Chi c’è nel “Lu Panaru?
“Su Per Terra” con le conserve; “Carrafone” con il Caciocavallo; “Country Babies” con confetture e camomilla; “Di Terra” con castagne; “Az. Agr. Mongelluzzo Giovanna” con conserve; “Az. Agr. Nataliello” con i fagioli; “Contrada Mito” con i vini; “Re del Bosco” con i Tartufi e “Nonna Rosina” con pasta Manfredine(una pasta , le cui origini sembrino essere proprio nuscane), ma questa è un’altra storia che vi racconteremo presto.
Che dire fortunati saranno coloro che potranno ricevere questo cesto a Natale. Inoltre anche il packaging è molto accattivante, non il solito cesto in vimini ma, un cesto con legno sagomato e serigrafato dalla tipografia creato da Alfonso Conte della tipografia locale BlueMoon. A tal proposito sono stati presentati 3 tipologie di cesti, che variano per quantità di prodotti e quindi varia il prezzo.
Il progetto di Lu Panaru sta a dimostrare che un’organizzazione agricola può fare e lavorare per migliorare la visibilità del territorio. Ciò può essere fatto attraverso la promozione di eventi e fiere agricole, l’organizzazione di tour e visite guidate delle aziende agricole locali e la creazione di materiale promozionale come brochure e siti web. Queste attività possono attirare l’attenzione dei media e dei turisti, portando all’aumento della visibilità e del supporto per il territorio, che è quello a cui si aspira. Ovviamente questo è solo il primo step di altri quattro progetti, sempre in campo di produzione agroalimentare e accoglienza rurale.
Non posso esimermi da aggiungere perché è importantissima l’unione di forze agricole. Perché può facilitare lo scambio di conoscenze e l’apprendimento tra i produttori. Gli agricoltori ed i produttori agricoli possono condividere best practice, nuove tecniche di coltivazione e esperienze di mercato, migliorando la qualità dei prodotti e l’efficienza delle operazioni agricole. Ciò può contribuire a creare un’economia agricola resiliente, competitiva e remunerativa nel territorio nuscano.