Si chiude con un accordo bonario dopo 16 anni circa di contrapposizione nelle aule giudiziarie la vicenda che vedeva da un lato la Parrocchia SS Giovanni Battista e Nicola da Tolentino e dall’altra il Comune di Montoro. Motivo del contendere la stima sull’indennità di esproprio per i terreni che il comune montorese aveva occupato per realizzare opere pubbliche. Un contenzioso nato nel 2007 e fin qui pendente davanti alla Corte di Appello di Napoli, sezione I^. Un giudizio civile, introdotto dalla Parrocchia con atto di citazione, in opposizione alla stima dell’indennità di esproprio, sospeso per molti anni per la pregiudizialità necessaria, ex art. 295 c.p.c., di altro procedimento svoltosi innanzi al giudice amministrativo. Come detto, a distanza di tanti anni, con il cambiamento anche degli attori in campo, le parti hanno intavolato trattative volte a una definizione bonaria della controversia. Un modo spiegano dal comune non solo per “eliminare il processo e di ridurre i costi in termini economici e di tempo” ma anche raggiungere una soluzione “di comune gradimento”. E così è stato. L’accordo transattivo prevede che il comune riconosce per i fondi espropriati, in base ad una stima aggiornata, 28.199,43 euro con rinuncia ad ogni altra pretesa e la Parrocchia accetta tale valore, con equale rinuncia. Non solo, recuperate le somme a suo tempo depositate presso la Tesoreria Provinciale dello Stato, il Comune provvederà a utilizzarle per i “lavori di rifacimento della facciata dell’edificio comunale e della contigua facciata della Chiesa (compresa la facciata del campanile)”. Le spese legali del giudizio in essere vengono, infine, interamente sopportate dalla Parrocchia visto che era stata la stessa a suo tempo a instaurare il contenzioso.
Espropri dei suoli: il Comune di Montoro e la Parrocchia di San Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino dopo 16 anni fanno “pace”. Nell’accordo previsto anche il rifacimento della facciata della Chiesa del Patrono
