Un’estate ricca di avvenimenti a Montoro. Il cartellone estivo presentato quest’anno è stato espressione di una molteplicità di eventi di carattere diverso, organizzati e presentati ai cittadini lungo l’arco di mesi intensi, durante i quali c’è stato l’imbarazzo della scelta. Le tante associazioni coinvolte, a discapito di una discreta comunicazione interna, hanno portato avanti ognuna il proprio evento a volte anche accavallandosi tra di loro.
Forse è possibile a posteriori fare un bilancio: tralasciando la capacità organizzativa e di gestione del calendario che avrebbero potuto in parte evitare tali inconvenienti, è stata chiara l’importanza di dare spazio a più manifestazioni possibili per aumentare l’efficacia della macchina comunicativa di propaganda sul buon operato di chi ha messo in piedi tutto questo, se non altro per arrivare con qualcosa di ancora fresco nella memoria collettiva da intestarsi alle prossime elezioni comunali; ma la realtà è anche un’altra: spingersi a fare così tanto nel periodo estivo, ogni volta come se fosse un nuovo corso, e soprattutto ritornando in silenzio durante il periodo invernale, rende gli sforzi profusi decisamente vani, negando la vera forza delle persone quando decidono di mettersi insieme.
Più evidente infatti, è stato l’insidioso senso di orgoglio legato all’appartenenza a questa o quella frazione, che da un po’ di anni a questa parte ha generato una miriade di associazioni (più di una per frazione), nate tutte con lo stesso scopo di dare lustro al proprio angolo di città, senza mai tuttavia riuscire ad avere una visione univoca sull’importanza fondamentale di raccogliere queste buone pratiche sotto un’unica guida e mettere a frutto il vero scopo dell’associazionismo: unire nell’impegno sociale, attraverso obiettivi condivisi, chi decide di investire il proprio tempo libero per la Comunità.
È sembrata invece inesistente la comunicazione tra le realtà presenti sul territorio. Pur di mantenere un finto primato nell’intestarsi il patrocinio dell’evento migliore, non hanno speso molto tempo nel cercare di lavorare in sinergia per rendere in generale l’offerta più appetibile all’intera comunità. Cosa più importante ancora: non si riesce a comprendere di anno in anno come la necessità di lavorare tutti insieme possa generare un miglioramento nella qualità della vita sociale montorese.
I festeggiamenti per il decimo anniversario dell’unione dei due Comuni arrivano puntuali, con le associazioni riunite per mettere di nuovo in campo queste energie proattive. Chissà che non sia l’occasione buona per confrontarsi e fare un bilancio il più possibile veritiero sulle condizioni del tessuto sociale cittadino, così da tirare fuori delle strategie che possano essere d’esempio nella manifestazione dell’unico obiettivo che ancora non è stato raggiunto in questi anni: Montoro Unita.