Nuova puntata sulla presunta corruzione elettorale avvenuta a Solofra. Antonello D’Urso è “entrato in possesso di materiale audiovisivo di rilevanza decisiva nella vicenda” e ha sporto denuncia, mentre l’autore della registrazione chiede scusa e prova a spiegare i fatti. Queste le novità in successione. “Noi stavamo scherzando – dice il giovane autore della registrazione – e non era mia intenzione far sentire questa registrazione, che purtroppo è partita sul telefono ed è andata a Nicola Moretti e a Aurelio Petrone. Se mi vuoi perdonare, io ti ringrazio, ma tu non fai queste cose. Aurelio Petrone e Nicola Moretti mi hanno detto di fare la registrazione, ma io non la volevo fare”. Intanto il candidato sindaco Antonello D’Uso, finito suo malgrado nella bufera, ha dichiarato: “sono entrato in possesso di materiale audiovisivo di rilevanza decisiva nella vicenda che, negli ultimi giorni, ha coinvolto la mia persona. Ho deciso di sporgere immediatamente denuncia alla Procura della Repubblica di Avellino per ristabilire la verità contro una vergognosa macchinazione organizzata nei miei confronti. Sono sconvolto e amareggiato dagli attacchi vili e diffamatori che hanno avvelenato il clima elettorale e distorto la realtà dei fatti, che ora è chiara ed evidente a tutti. Continua il mio impegno per una politica dei valori perchè la Storia appartiene a chi la scrive e non a chi la inventa”. Questi gli ultimi sviluppi di una vicenda che sta avvelenando il clima elettorale a Solofra e si cui tocca agli inquirenti fare chiarezza nel più breve tempo possibile visto che al voto manca poco.
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