Si estende l’inchiesta sulle società di servizi di vigilanza privata. Dopo la Mondialpol finisce sotto controllo giudiziario per stipendi ai propri dipendenti sotto la soglia di povertà anche una nota società dell’avellinese. Infatti il pm di Milano Paolo Storari ha emesso un altro decreto d’urgenza per caporalato che porta al commissariamento. Si tratta di un’altra tranche dell’inchiesta condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf milanese.
Il provvedimento nei confronti di Mondialpol era stato, poi, «revocato», come si legge in un comunicato del procuratore Marcello Viola, «a seguito dell’avvio di un percorso di riallineamento retributivo da parte della medesima società». Le indagini avevano accertato che la paga oraria dei lavoratori era in media di poco più di 5 euro lordi. Per quanto riguarda l’altra società quella Avellinese, «nella provincia di Lodi sono in corso diverse perquisizioni nei confronti della società e delle persone fisiche con funzioni di responsabilità verso i lavoratori dipendenti coinvolti e si sta procedendo alla notifica dell’informazione di garanzia, oltre che per le responsabilità personali in ordine al reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dal management della società a vantaggio di quest’ultima». Nel provvedimento si leggono testimonianze di dipendenti che lamentano turni estenuati. Sempre nelle 17 pagine del decreto, che dovrà essere convalidato dal gip, le dichiarazioni a verbale di dipendenti che testimoniano le paghe sotto la soglia di povertà (paga oraria di poco più di 5 euro lordi).