L’intento era scrivere un breve articolo sulla vocazione industriale montorese, poi uno sulla grande capacità delle aziende agricole di gestire l’idoneità alla coltivazione di alcuni prodotti e infine uno sul mondo associativo, sociale e culturalemontosauriano.
Siccome le pagine sarebbero risultate atrocemente bianche, si è passato alla scrittura di articoli sui funzionali servizi offerti dalla città di Montoro e sulla spiccata predisposizione turistica del suddetto territorio. Ancora vuoto assoluto.
Dopo un veloce passaggio alla scoperta della vera identità montorese, si è giunto alla conclusione che non esiste caratterizzazione, particolarità, specializzazione, peculiarità ed appunto identità che permea la cittadina ma solo un’unica vocazione: .
Tra i due punti e il punto non c’è nulla, esatto.
Al montorese lettore il compito di inserire la parola più adatta che ha nel cuore: la cipolla, il sonno, il palio, i bar, le elezioni comunali, ecc.
Risulta difficile trovare più parole e soprattutto parole positive. Il grande augurio che si può fare a questo territorio è senz’altro trovare la sua identità cosa in cui ha sempre fallito o meglio le amministrazioni hanno sempre fallito.
Riusciranno i nostri eroi, in carica dall’anno prossimo, nell’intento?