Sfiducia. Copiosa, abbondante e sconfinata sfiducia caratterizza l’atteggiamento dei giovani verso la politica. Ma perché? Quando si pensa alla politica ormai non si pensa più a qualcosa di alto, importante e sociale, ma di un oggetto che crea rabbia e sfiducia. I tempi dell’attivismo politico sono ormai passati da un pezzo, ma l’Interesse dov’è finito? Qui non parliamo della voglia di produrre un cambiamento sociale o politico, della voglia di dissentire e protestare, stiamo parlando del semplice e obbligatorio Interesse.
Gli addetti ai lavori dicono che manca l’Interesse ai fatti politici e penso che più o meno tutti possano riscontare ciò empiricamente. Le cause di questa deficienza intesa come mancanza di sete di sapere sono tutte da investigare, l’unico dato certo è che chi ha fatto politica dal ’92 ad oggi ha certamente un minimo di responsabilità.
Ci sarà un futuro in cui saranno dati ai giovani gli strumenti per partecipare e interessarsi?
Ci sarà un domani in cui ritornerà nei giovani la voglia di influenzare le decisioni collettive future?
Se la libertà è partecipazione, la sfiducia è senz’altro occlusione.
Francesco Giliberti