Si è celebrata ieri, 21.04.2023, presso l’aula della Corte di Assise presso il Tribunale di Avellino,l’udienza che vedeva il controesame del teste della Procura, da parte dei difensori degli imputati, nel processo così detto Aste OK. In particolare il contro esame è stato condotto dall’avv. Taormina prima e poi dall’avv. Rosaria Vietri per la posizione del proprio assistito M. G., quest’ultimo accusato di turbativa d’asta per un immobile sito in Montoro, nonché di associazione di stampo mafioso poiché presunto membro del clan Partenio e longa mano, così lo definisce la Procura del presunto clan Partenio per gli affari illeciti sull’area di Montoro. Orbene durante il contro esame condotto dall’avvocato Rosaria Vietri del foro di Avellino, è emerso che alcuna intercettazione telefonica è emersa dal corredo probatorio della Procura tra l’assistito dell’avv. Rosaria Vietri e i membri del presunto clan Partenio, ossia Livia Forte, Forte Modestino, i Galdieri i Genovese e altri, ancora meno risultano intercettazioni telefoniche o ambientali del M.G., con le presunte vittime dell’asta immobiliare anzi è emerso dalla intercettazioni che la Procura ha versato agli atti del processo a corredo della propria accusa, che proprio gli esecutati, unitamente al M.C. C. avevano architettato un piano per fare in modo che l’asta andasse deserta, usando ogni stratagemma, addirittura ottenendo notizie riservate sulla partecipazione dei vari utenti all’asta. È emerso una vera e propria organizzazione che vedeva gli esecutati, unitamente a M.C.C ed un avvocato finalizzata a scoraggiare la partecipazione dei vari utenti all’asta e addirittura colui che oggi è imputato, difeso dall’avv. Rosaria Vietri, per avere presentato l’offerta per partecipare all’asta, è stato minacciato dal gruppo su citato unitamente anche a tale C.L.. Alla luce di quanto emerso l’avv. Vietri Rosaria chiederà la revoca della misura cautelare emessa in danno del proprio assistito che alla luce dei fatti ora narrati appare essere stato inglobato in un procedimento senza avere commesso alcuna illeceità e senza che sia stata provata in alcun modo la sua connivenza e partecipazione al presunto clan Partenio. Anzi il prosieguo dell’istruttoria dibattimentale che ha già visto la deposizione delle persone offese e poi degli agenti che hanno svolto l’attività di indagine delegata, ciò che emerge in maniera chiara è che le persone offese per non perdere il bene si siano avvalse di ogni mezzo! L’udienza per il prosieguo istruttorio è stata rinviata al 26 aprile 2023.