Sarà l’esame autoptico a dare un responso più certo sulle effettive cause della morte della signora Grazia Prisco. La ottantenne di Sarno, sparita sei giorni fa, è stata ritrovata un dirupo nel bosco di Arciano a Baiano, in località arco Rienzo, nella giornata di ieri. Il cadavere era già in decomposizione. La ottantenne è giunta in quella boscaglia a bordo di una Ape Car, dopo aver percorso quindi una quarantina di chilometri, insieme ad un uomo che era stato trovato giovedì in stato confusionale, causa un forte trauma cranico, nei pressi di Baiano. Lo stesso oggi è stato sentito dagli uomini del commissariato di Sarno ma continua a dire di non ricordare bene. Tesi già riferita nei giorni scorsi ai carabinieri della compagnia di Baiano. È la procura di Avellino ad indagare sul caso. Ci sono da sciogliere da parte degli investigatori diversi dubbi. Ad iniziare il perché la coppia si trovava in quel luogo. Perché, poi, l’uomo si è allontanato e come la donna sia finita nel dirupo dopo è stata recuperata dai Vigili del Fuoco che erano in zona insieme ai carabinieri nonché al nucleo cinofili molecolari del soccorso alpino della Guardia di Finanza. Un primo aiuto è venuto dalle immagini della videosorveglianza. L’Ape Car è stata vista a Monteforte Irpino. Poi come siano giunti e perché in quel posto, a tarda sera, per ora non è dato sapere. Guasto meccanico, strada sbagliata o altro, per ora tutte le piste sono ritenute valide dagli investigatori.
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