I Carabinieri della Stazione di Gesualdo hanno denunciato in stato di libertà una 20enne e un 40enne della provincia di Napoli per “Frode informatica in concorso”.
I due, mediante la tecnica del “Caller ID Spoofing”, sono riusciti ad arraffare duemila euro.
Ecco come: i malfattori chiamano da un numero “copiato” dal centralino dell’istituto di credito e, spacciandosi per dipendenti, spiegano al malcapitato che il conto è stato hackerato e che deve provvedere immediatamente a spostare il denaro con un bonifico su un conto da loro indicato.
Purtroppo il correntista, spaventato e sotto pressione, non sempre riesce a fare le adeguate verifiche.
Per evitare tali truffe, è bene prestare la massima attenzione a qualsiasi tipo di comunicazioni di soggetti che si spacciano per operatori di call center: le banche e le Poste Italiane chiamano solo per fissare appuntamenti presso i loro uffici per motivi commerciali e mai per acquisire le nostre credenziali di accesso, codici di sicurezza, né per proporre l’installazione di applicazioni come strumento per la sicurezza informatica.