A “Vigne Irpine” è tutto pronto per ospitare la diretta streaming, dell’evento divulgativo, lunedì 29 maggio ore 16.30.
EFFETTI DI PRATICHE COLTURALI E DI PARAMETRI
TECNOLOGICI E MICROBIOLOGICI SULLA QUALITA’
DI VINI ROSSI DI PREGIO DELL’AREA
DEL GAL PARTENIO
SANTA PAOLINA. “ECOVINI” e il titolo che si è dato all’appuntamento con la cultura del vino in Irpinia. Temi centrali dell’evento sono: la ricerca, l’innovazione tecnologica e i processi green. Il fine dell’incontro è fornire conoscenze relative a tecnologie innovative per migliorare la sostenibilità del processo di vinificazione, per la riduzione del ricorso a conservanti, per la valorizzazione enologica di vitigni diversi nella produzione di vini rossi IRPINI.
L’Irpinia come l’Italia tutta è un paese complesso, ma nonostante questo coltiva, al suo interno, delle vere e proprie eccellenze, espressioni del “genio irpino” ma anche tanta passione che, come spesso accade, sono poco considerate “in patria”, quanto protagoniste e apprezzate nel mondo. Due aziende vitivinicole hanno preso parte in questo progetto: Vigne Irpine e Masseria Alfano di Sant’Angelo a Scala.
L’azienda di Santa Paolina – Vigne Irpine – nata appunto per passione e attaccamento imprescindibile alle proprie radici, di un gruppo di amici nel 1999. Per vocazione o anche per deformazione professionale di qualche “socio” è stata sempre molto attenta alla ricerca, al fine di garantire sempre un bicchiere di ottimo vino irpino. E come dire l’innovazione qui è sempre stata a casa. Eccellenze che vivono e lavorano in Irpinia, che generano economia, benessere sociale, posti di lavoro e che, a dispetto di burocrazia, politica, ritardi sulle infrastrutture e tutto il testo, rendono grande e fiera l’Irpinia nel mondo.
Ponendo uno sguardo più ampio, vale per le cantine del Belpaese, spesso sotto i riflettori, ma vale anche per tutto il comparto legato alla tecnologia di vigna e di cantina, eccellenza tricolore altrettanto spesso lontana dalle luci della ribalta. Come ben noto l’Italia è leader della tecnologia di cantina a livello mondiale, quindi L’Irpinia della qualità di certo ne deve far parte e far conoscere dove sta andando l’enologia del futuro. Anche perché è cambiato il modo di approcciarsi al vino, dove la domanda chiede un prodotto di qualità ma soprattutto pulito.
L’incontro di conoscenza e divulgativo vede protagonista un parterre di assoluto pregio tra i massimi esperti il cui scopo è il confronto sul tema viti-vinicolo per capire gli effetti delle pratiche colturali a basso impatto ambientale sulle peculiarità qualitative delle uve. Ponendo l’accento sull’Aglianico in particolare sui processi di vinificazione dello stesso partendo da uve di qualità indiscussa.
La conoscenza delle pratiche enologiche è il futuro dell’evoluzione vitivinicola, contribuendo a stimolarne e ad accelerarne il processo di innovazione al servizio della qualità. Se il vino irpino, in questi decenni, ha virato verso l’eccellenza qualitativa ormai riconosciuta a livello mondiale e se la viti-enologia è diventata risorsa, radicandosi in contesti geografici nuovi che non avevano alle spalle alcuna tradizione produttiva, moltissimo lo dobbiamo alla innovazione tecnologica, la ricerca e tanta dedizione in grado di rispondere alle esigenze di un mercato florido e in continua crescita e sempre più esigente in fatto di qualità e soprattutto sostenibile.
Collegatevi sui canali per conoscere dove sta andando il vino della qualità: facebook.com/vinoirpinia oppure youtube.com/@vigneirpine