La giuria di degustazione composta dai più grandi chef italiani ha scelto Gòmez Vita per rappresentare l’Italia a Trondheim in Norvegia nella finale europea 2024
L’Italia volerà alla finale europea di Trondheim in Norvegia del Bocuse d’Or Europe (19-20 marzo 2024) insieme al team di Marcelino Gòmez Vita, che si è aggiudicato la vittoria insieme a Benjamin Sorensen (commis) e Fernando Emilio Lo Coco (coach); questo il verdetto della Selezione Italiana Bocuse d’Or Italia che si è svolta durante il primo giorno dei Campionati della Cucina Italiana della FIC (Federazione Italiana Cuochi) e del Beer&Food Attraction (19 – 22 febbraio 2023, Pad. A3 – FIC Arena) di Italian Exhibition Group. Un traguardo importante per Gòmez Vita che si guadagna così il diritto di accedere alla finale norvegese; ad aggiudicarsi il Premio Miglior Commis Luca Bottero, commis del Team Miccoli, consegnato da Camilla Cancellieri, Senior Brand Manager Acqua Panna San Pellegrino.
Quattro i team in gara che, in 5 ore e 35 minuti, hanno realizzato e presentato due piatti che rappresentano la cultura e il patrimonio gastronomico del proprio paese; due i temi imposti alle squadre in concorso, il piatto servizio a vassoio (piatto di carne), con l’anatra come ingrediente obbligatorio, e il piatto di pesce, a base di storione italiano.
Il verdetto finale è stato determinato da una valutazione tecnica, di abbinamenti, sapore delle preparazioni, caratteristiche organolettiche del piatto, equilibrio e qualità del cibo proposto, sotto l’occhio attento di una grande Giuria di degustazione composta da 20 grandi chef italiani presenti: Enrico Crippa (Piazza Duomo***, Alba) presidente della Bocuse d’Or Italy Academy, Mauro Uliassi (Uliassi***, Senigallia) nel ruolo di presidente onorario, il francese Davy Tissot (Saison Restaurant*, Lione), vincitore del Bocuse d’Or 2021, Francis Cardenau, attuale presidente Bocuse d’Or Danimarca (MASH, Copenhagen), Donato Ascani (Glam**, Venezia), Andrea Berton (Berton*, Milano), Antonio Biafora (Hyle*, San Giovanni in Fiore), Moreno Cedroni (La Madonnina del Pescatore**, Marzocca), Caterina Ceraudo (Dattilo*, Strongoli), Chicco Cerea (Da Vittorio***, Brusaporto), Bruno Cossio (L’Andana*, Castiglione della Pescaia), Iside De Cesare (La Parolina*, Trevinano), Bernard Fournier (Da Candida*, Campione d’Italia) Anthony Genovese (Il Pagliaccio**, Roma) Alessandro Gilmozzi (El Molin*, Cavalese), Antonia Klugmann (L’Argine a Vencò*, Dolegna del Collio), Pasquale Laera (Borgo Sant’Anna*, Monforte d’Alba), Solaika Marrocco (Primo*, Lecce), Rosanna Marziale (Le Colonne, Caserta), Riccardo Monco (Enoteca Pinchiorri***, Firenze), Chiara Pavan (Venissa*, Mazzorbo), Antonella Ricci (Antonella Ricci & Vinod Sookar, Ceglie Messapica), Gianluca Tomasi (Cucina Tomasi, Vicenza), Antonio Ziantoni (Zia*, Roma).
“Ringrazio tutti i colleghi che sono venuti qui per partecipare a questa grande giornata, tutta la Federazione Italiana Cuochi per il supporto logistico e il nostro Direttore Luciano Tona – dichiara il Presidente della Bocuse d’Or Italy Academy, Enrico Crippa – Il lavoro dei team è stato molto interessante, abbiamo fatto fatica a determinare il vincitore ma siamo contenti e fiduciosi; si ripartirà con la stessa energia e carica di sempre al più presto. Come dicevo stamattina noi facciamo tutto questo per l’Italia, per il nostro paese, il cibo italiano è storia, cultura, arte, ragion per cui vogliamo che questo retaggio culturale sia valorizzato non solo con il nostro lavoro quotidiano, ma anche in contesti importanti come il Bocuse d’Or. Da oggi abbiamo tanti mesi davanti, anche se il tempo non è mai abbastanza, ci prepareremo per la Norvegia e intanto progetteremo il vassoio, ci alleneremo sempre come gli altri anni. Cresceremo, con la voglia di dimostrare agli italiani quanto ci teniamo alla nostra terra e alla nostra bandiera”.
Per Rocco Pozzulo e la Federazione Italiana Cuochi è motivo di grande orgoglio affiancare gli chef Crippa e Tona in un concorso così prestigioso: “Nel 2020 abbiamo iniziato questo cammino insieme ed oggi siamo qui ai Campionati della Cucina Italiana Siamo ancora qui, tutti impegnati al massimo per riuscire a portare l’Italia lì dove altre nazioni del nord Europa sono riuscite a piazzarsi nelle ultime edizioni del Bocuse d’Or. In questi anni di collaborazione con Crippa, Cracco e Tona, abbiamo istituzionalizzato anche i rapporti della Bocuse d’Or Italy Academy con i Ministeri competenti, per sottolineare il ruolo fondamentale che essa svolge nella valorizzazione del nostro Paese e del Made in Italy agroalimentare, e per far si che il team che si presenterà alla finale di Lione 2025, possa godere anche del supporto delle istituzioni”.
Una gara impegnativa quella di oggi che – mettendo a dura prova i candidati – ha ripreso perfettamente il modus operandi della finale mondiale, richiedendo capacità tecnica, professionalità e passione, un vero e proprio banco di prova per capire e comprendere il giusto approccio da adottare per affrontare con la dovuta grinta la più importante competizione mondiale delle arti gastronomiche.
“Ho sempre desiderato partecipare a questa gara – dichiara il vincitore Marcelino Gòmez Vita – e ho personalmente scelto e seguito durante la mia formazione professionale luoghi e chef che avessero un legame con la competizione. Ho partecipato due volte alla finale del Bocuse d’Or, la prima nel 2019 come giudice per la squadra argentina e, la seconda, nel 2021 come allenatore per la squadra colombiana. Dopo queste due esperienze ho deciso di partecipare come chef. Ho lavorato diversi mesi al Geranium di Copenaghen, poi al Mirazur di Colagreco, adesso voglio concentrarmi solo sulla finale europea”.